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(Italiano) Confindustria Academy e Labanti e Nanni insieme tra formazione e sostenibiltà

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Il 2024 da poco iniziato, vede l’azienda Labanti e Nanni protagonista di un’operazione di education, a fianco della realtà Confindustria. Questa settimana, all’interno della Sala Platinum della sede aziendale, sono stati ospitati diversi neolaureat* che sono venuti a conoscenza di “numeri” e certificazioni in ambito sostenibilità. Il Vice Presidente e CEO Fabio Bonacini ha presentato inoltre il caso Meliconi, esempio di collaborazione con la storica realtà di automazione industriale per l’industria del packaging.

Parlando di sostenibilità è stata sottolineata la consapevolezza aziendale di agire in prima linea e non come mera risposta a richieste ed esigenze di mercato, presentando attività attuali e in essere, come la prossima installazione dell’impianto fotovoltaico che permetterà di autoprodurre il 25% dei consumi di energia elettrica. Sempre con l’affiancamento di Confindustria, diversi anni fa Labanti e Nanni aveva già iniziato ad intavolare azioni virtuose in ambito sostenibilità e ad oggi queste si evolveranno in un percorso di autovalutazione del livello di sostenibilità in azienda.

Ulteriore approfondimento viene svolto dal Responsabile salute e sicurezza, Ciro Brillante, che condivide che su 3.000 aziende iscritte a Confindustria, sono circa 77 quelle che – ad oggi – hanno intrapreso il percorso volontario di Assessment. Tra queste vi è anche Labanti e Nanni che mediante questo approfondimento ha compreso maggiormente il livello di partenza aziendale e su quali aree dover intervenire.

I “lavori in corso” riguardano la stesura di un codice etico aziendale, grazie anche alla predisposizione per la certificazione della legge 231 che l’azienda dovrà conseguire entro aprile 2024. A ciò segue un piccolo focus sul tema del riciclo e degli scarti che vede una nuova applicazione di questi ultimi – il 95% – nella filiera. Questa reimmissione si traduce in 1300 tonnellate di scarti l’anno che vengono distinti tra fibre vergini e riciclate.

Si è parlato anche del concetto di sostenibilità il collegamento al concetto di prossimità dei clienti. Punto di forza divengono le partnership con il cliente e l’assistenza allo stesso mediante la presenza in azienda per la risoluzione di problematiche legate ai processi di automazione connessi con gli astucci che Labanti e Nanni produce.

La formazione è continuata ponendo l’attenzione anche sul work life balance che consiste in una fidelizzazione dei dipendenti attraverso il Progetto Benessere organizzativo. Questo, mediante del role play, inversioni e scambi di ruolo, ha permesso di avere maggiore coscienza del processo produttivo, maggiore consapevolezza collettiva in relazione ai processi produttivi complessivi e un miglioramento della comunicazione tra i diversi reparti. Gli investimenti in ambito formazione ed education sono stati bilanciati tra formazione tecnica e softskill, in aggiunta ad attività di team building e rafforzamento della coesione di team aziendale.

Con tutto il gruppo di neolaureat* presenti, Fabio Bonacini ha condiviso il seguente messaggio:

“Essere qua con voi che siete il futuro, è l’investimento migliore in termini di tempo ed energie in quanto siete risorse umane nuove, col potenziale di portare grandi rivoluzioni all’interno di una realtà già formata”.

Al gruppo è stata inoltre data la possibilità di lasciare un feedback sull’attività formativa. A seguire riportiamo alcune condivisioni:

“Sono Cinti Arianna e il mio feedback sull’attività formativa è molto positivo. La giornata è stata molto stimolante e ben strutturata. Fabio è un ottimo oratore e mi ha trasportato nella vision di Labanti e Nanni. Anche Ciro l’ho trovato molto preparato e chiaro nella spiegazione. Sono stata molto soddisfatta della giornata e spero possa essere occasione di rincontrarci”.

“Sono Paola Todde dell’Academy di Confindustria Emilia. Ho trovato l’incontro molto formativo e interessante. Mi è piaciuto moltissimo l’entusiasmo e la disponibilità dei relatori nel raccontarci con minuzia tutti i dettagli. Il giro in produzione è stato altrettanto stimolante. Sono uscita da Labanti e Nanni con molta ispirazione grazie all’incontro con l’AD e il Presidente, di cui è evidente la grande passione. Ringrazio moltissimo per la disponibilità”.

Segnaliamo inoltre che in termini di assessment è stato dichiarato che sono in corso dei lavori per la realizzazione del bilancio di sostenibilità sull’esercizio 2023 che sarà in pubblicazione nel 2024. Una prima fase di assessment è stata fatta partendo dai dati 2022, sia per avere una fotografia in termini di “esercizio” ma anche per avere una prima idea di benchmarking.

In ottica di miglioramento della qualità della vita dentro e fuori l’azienda, è stato calcolato che ogni giorno i dipendenti Labanti e Nanni percorrono mediamente 3200km per recarsi in sede, nonostante la maggior parte siano dipendenti del territorio. Come risposta concreta è in corso la negoziazione del contratto di lavoro di II livello che tratterà – tra le altre cose – la regolamentazione dello smart working.

Infine l’intervento di Luca Tarantino, Coordinatore dei corsist* presenti in azienda:

“Ci tenevo a portarvi in Labanti e Nanni perché un conto è fare questo lavoro per una grande azienda, mentre è diverso per una PMI. Una buona organizzazione, affiancata alla capacità di realizzare efficaci work flow organizzarsi permette di raggiungere questi livelli e questi risultati. Labanti e Nanni, arrivata al suo settantesimo anno di età è esempio importante e “degno di nota”, sia a livello territoriale che su scala più ampia”.

Il percorso di formazione è stato realizzato in collaborazione con Confindustria Academy ed è terminato con una visita ai diversi reparti aziendali, dagli uffici amministrativi e direzionali fino agli uffici di prestampa, sino al magazzino e alla produzione.

All’incontro erano presenti anche il Presidente Antonio Bonacini, l’Amministratore Delegato Andrea Fanti e Katiuscia Valtolina, Responsabile Area Marketing e Comunicazione.

Seguono altri feedback dei corsist*:

“Sono Valentina Maiarelli, E’ stato un piacere conoscere personalmente l’AD, di cui ho apprezzato la consapevolezza, conoscenza e concretezza sugli argomenti trattati. Labanti e Nanni è una azienda guidata da grande passione e attenzione verso ciò che sta evolvendo al di fuori delle mura aziendali, sia sul fronte tecnologico che etico e ambientale. Del racconto di Fabio, Ciro e Katiuscia, inerente al percorso aziendale verso le recenti innovazioni e verso l’assesment di sostenibilità, ho apprezzato la lungimiranza e l’intraprendenza. In conclusione, l’esperienza è stata piacevole, ma soprattutto stimolante. Vi ringrazio nuovamente per l’opportunità”.

“Sono Antonio Acconcia dell’Academy di Confindustria Emilia Area Centro. Sono rimasto profondamente colpito dalla passione e dall’impegno che traspare in ogni aspetto del vostro lavoro. La vostra dedizione alla sostenibilità è particolarmente ammirevole; infatti, nonostante il mercato ancora non lo chiedesse, l’azienda si è mossa verso questa direzione, anticipando i tempi. Sono rimasto molto colpito dalla dedizione del signor Fabio e da suo padre, i quali cercano di essere sempre a passo con i tempi e molte volte di anticiparli. Questo atteggiamento lascia un’impronta indelebile sulla cultura aziendale e su tutti i collaboratori e partner dell’azienda stessa Il tour dell’area produttiva è stato altrettanto istruttivo ed interessante. Vedere in prima persona le vostre linee produttive e assistere al vostro processo di lavoro mi ha permesso di apprezzare appieno la vostra precisione e la vostra attenzione ai dettagli. Sono molto contento di aver preso parte a questa giornata formativa piena di spunti per il lavoro e per il mio percorso formativo”.

« Sono Fabrizio Cinque e l’impressione che mi porto dietro è definita da due parole chiave: passione e visione. Ciò che mi ha colpito particolarmente è il modo in cui avete affrontato i temi della sostenibilità e del benessere dei lavoratori. La vostra dedizione a questi principi, associata a un approccio umile nella loro esposizione, ha reso l’esperienza ancora più memorabile. Grazie all’esperienza di Fabio e alla conoscenza di Ciro ci siamo interfacciati con un settore per me completamente sconosciuto, non avrei mai immaginato che un’azienda di questo settore potesse manifestare tanto interesse per la sostenibilità. La vostra attitudine e le azioni intraprese hanno davvero aperto la mia mente su come l’impegno per la sostenibilità possa permeare ogni aspetto di un’azienda, indipendentemente dal settore in cui opera. Inoltre, l’interessante quesito lasciatoci da Fabio su come integrare l’intelligenza artificiale in questa azienda, mantenendo un focus sulla sostenibilità ,ha suscitato la mia curiosità. Nonostante la mia limitata conoscenza nel settore, cercherò di approfondire questo aspetto. L’AI e la sostenibilità sono due tematiche che mi appassionano e su cui studio molto. Grazie ancora per l’opportunità”.

“Sono Greta Romagnoli dell’Academy di Confindustria Emilia. Sono stata molto colpita dall’impegno e dalla passione che ci hanno trasmesso Fabio e Ciro; non è scontato che una piccola media impresa come la loro creda e investa così tanto in un tema come quello della sostenibilità, soprattutto se intesa a 360 gradi. Infatti, pur essendo molto forti sull’impegno ambientale, è l’attenzione alle persone ad avermi particolarmente sorpresa – le attività di team building di cui ci ha parlato Fabio e il “progetto benessere” rappresentano interessanti modalità di ingaggiare i lavoratori e fare coesione”.

“Sono Giovanni Esposito Afeltra e colgo l’occasione per ringraziare chiunque abbia partecipato a questa giornata formativa ricca di spunti interessanti e di opportunità di apprendimento. Vorrei soffermarmi sulla competenza e la passione che hanno messo i collaboratori e in particolare l’amministratore delegato e il presidente dell’azienda: attraverso la loro condivisione ho sentito la profonda passione per il mestiere che fanno, all’interno di un ambiente amicale e intriso di storia. L’esperienza è stataimmersiva. Ho avuto l’opportunità di conoscere una realtà territoriale e di entrare in un mondo a me prima sconosciuto, ammirando la dedizione al lavoro e l’impegno sia nel settore della produzione che in tutto l’edificio.  Concludo dicendo che la giornata formativa è stata di grande valore e perfetta per lo scambio di idee. In particolare l’intervento del presidente ha aperto il mio pensiero a riflessioni e spunti. Grazie mille della disponibilità e dell’accoglienza”.

Al prossimo articolo. Grazie per l’attenzione.

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(Italiano) Formazione, benessere e innovazione: investiamo sul capitale umano

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Da tempo ripetiamo che le persone sono lo specchio dell’ambiente in cui vivono. Un’azienda, un’organizzazione, un’istituzione funzionano se “funzionano” le persone al loro interno, se hanno la possibilità di esprimersi, di essere ascoltate e di orientarsi ed essere orientate presso palcoscenici e luoghi che le possano valorizzare.

Vi sono tanti ambiti che sostengono questa teoria, dal buddismo di Nichiren Daishonin, che col termine esho-funi indica la non dualità di vita e ambiente, promuovendo una visione della vita estremamente interconnessa tra microcosmo e macrocosmo. La desertificazione dell’ambiente naturale corrisponde esattamente alla desertificazione spirituale della vita interiore degli esseri umani. A seguire, vi sono le teorie legate alla crescita personale, alla fisica quantistica, alla biologia.

Anche il mondo della formazione sta dando sempre più spazio ad una visone olistica, al punto da divulgare in tutta la comunità europea quelle che vengono definite LifeComp – un’insieme di competenze che possono aiutare a diventare più resilienti e a gestire le sfide e i cambiamenti nella vita personale e professionale in un mondo in continua evoluzione.

In una continua mutua connessione, questi cambiamenti coinvolgono formatori e studenti che in uno scambio reciproco, spesso possono assumere il ruolo di chi forma – e di chi viene formato – più volte, anche nello stesso momento.

Proprio il Consiglio europeo, l’istituzione dell’UE che definisce le priorità e gli orientamenti politici generali dell’Unione europea, ha investito in campagne di sensibilizzazione e azioni di formazione volte a molteplici Istituzioni, al fine di garantire degli strumenti capaci di creare delle comunità sempre più virtuose e a misura di esseri umani.

I membri del Consiglio europeo sono i capi di Stato o di governo dei 27 Stati membri dell’UE, il presidente del Consiglio europeo e il presidente della Commissione europea. La tutela e la cura della persona diviene quindi un’affare globale, di importanza collettiva, su ampia scala territoriale.

In riferimento al LifeComp offriamo un quadro concettuale caratterizzato da 3 competenze ” Personali, sociali e imparare ad imparare” ciascuna ripartita, a sua volta, in altre 3 competenze. Queste “possono aiutare le persone a diventare più resilienti e a gestire le sfide e i cambiamenti nella loro vita personale e professionale in un mondo in continua evoluzione” (Riferimento qui)

Di seguito le 9 competenze:

PERSONALI

  1. Autoregolazione: consapevolezza e gestione di emozioni, pensieri e comportamenti
  2. Flessibilità: capacità di gestire le transizioni e l’incertezza e di affrontare le sfide
  3. Benessere: ricerca della soddisfazione nella vita, cura della salute fisica, mentale e sociale e adozione di uno stile di vita sostenibile

SOCIALI

  1. Empatia: la comprensione delle emozioni, delle esperienze e dei valori di un’altra persona e il saper dare risposte appropriate
  2. Comunicazione: utilizzo di strategie di comunicazione pertinenti, di codici e strumenti specifici a seconda del contesto e del contenuto
  3. Collaborazione: impegno in attività di gruppo e lavoro di squadra in cui si riconoscono e rispettano gli altri

IMPARARE AD IMPARARE

  1. Mentalità di crescita (Growth mindset): credere nel potenziale proprio e degli altri di imparare e progredire continuamente
  2. Pensiero critico: capacità di valutare informazioni e argomenti per sostenere conclusioni motivate e sviluppare soluzioni innovative
  3. Gestione dell’apprendimento: pianificazione, organizzazione, monitoraggio e revisione del proprio apprendimento

Anche in Labanti e Nanni, viene dedicata grande importanza alla formazione e al benessere dei dipendenti, con percorsi, seppur con terminologie differenti, in sinergia con quanto dichiarato fino ad ora.

Le attività formative attive in azienda sono realizzate in collaborazione con Accademia del Benessere ed hanno visto anche per il mese di luglio momenti di incontro e formazione guidati dalla professionista Cristina Condello.

Riprendendo le parole di Accademia del Benessere, condividiamo una sessione di lavoro – visibile cliccando qui – e le impressioni della realtà formatrice:

“Immaginate un luogo di lavoro in cui ogni membro del team si sente ascoltato, rispettato e capito. Un ambiente in cui le idee e le opinioni di ognuno contano e vengono prese in considerazione. Questo è ciò che possiamo ottenere se promuoviamo la formazione su ascolto attivo e comunicazione assertiva.

Cristina Condello ha organizzato gruppi di lavoro specifici su questi temi, per fornire gli strumenti necessari per migliorare le proprie abilità comunicative.

Gli incontri periodici con i collaboratori di Labanti e Nanni permettono ai partecipanti di condividere esperienze, scambiare consigli pratici e acquisire nuove competenze”.

In una società e in un periodo storico nel quale l’interesse per il benessere delle persone sta aumentando sempre più, ci auguriamo, nel nostro piccolo, di creare una realtà produttiva nella quale possa trionfare l’armonia, la cooperazione e la libera espressione tra individui, con una valorizzazione di attitudini e talenti.

Grazie alla realtà Accademia del Benessere per affiancarci in questa avventura.

Al prossimo articolo,

Labanti e Nanni

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(Italiano) Adecco e Labanti e Nanni – step 3

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Una storia lunga tre storie.

A seguito della presentazione del progetto Adecco, mediante il quale sono emersi nuovi e nuove dipendenti, siamo qui a condividere l’ultimo capitolo di questo racconto, che è stato capace di coinvolgere molti talenti. Questo successo, come già scritto in passato, è stato possibile grazie alla collaborazione tra la realtà Adecco e i professionisti Labanti e Nanni: Davide FedericoCoordinatore di progetto, Matteo ScanaviniResponsabile e formatore qualitàCiro Brillante, RSPP Responsabile formazione sicurezzaAlfredo LopezResponsabile reparto cartotecnica su macchine e prodotti.

In linea con l’obiettivo 8 di Agenda 2030 Onu, oggi la nostra penna presta la voce a Stefania, Maicol, Natalia e Giuseppe, le figure assunte a seguito della selezione e formazione in sinergia con il partner Adecco.

A tutte e quattro queste figure abbiamo posto le stesse domande e siamo qui a condividere con voi i loro stati d’animo, le aspettative, gli obiettivi ed i risultati attesi, a seguito di questa operazione. Riporteremo le domande poste, in affiancamento a risposte, in alcuni casi singole, in altre miste, al fine di rendere esaustiva la lettura e facilitare la comprensione.

LN: “Cosa ti ha spinto ad aderire al programma LN in collaborazione con Adecco?”

Maicol:Ho visto nel programma un’offerta interessante e mai vista prima. Non mi era mai capitato di sentire di aziende che investono sulla formazione di persone totalmente inesperte del settore. Ho quindi visto una possibilità concreta, di crescita, anche per me. Essere considerato come persona e non solo come individuo con competenze già acquisite, in una società che è sempre più performante, mi è sembrata una grande controtendenza, che ho subito abbracciato e sentito mia. Inoltre, aderire a questo progetto è stato anche un buon modo per crescere professionalmente e formarmi in ambiti nei quali non avevo conoscenze”.

Natalia: “Sono stata spinta ad aderire al programma di formazione, dall’opportunità di crescita, sia umana che professionale, che ho visto in questa offerta. Mi ha inoltre affascinata la possibilità di poter apprendere come collaborare con un’agenzia valida e rinomata come la realtà Adecco, sia per la sua professionalità, sia per il  livello di reputazione, serietà ed affidabilità. Inoltre, il collegamento con una realtà del territorio, nota come la Labanti e Nanni, ha aumentato in modo sostanziale il mio desiderio di partecipazione”.

Giuseppe: “La motivazione che mi ha spinto ad aderire al progetto è di stampo prettamente tecnico. Ho trovato interesse nel settore della cartotecnica e del packaging, al punto che questo mondo mi “ha convinto” a spingermi oltre, ad intraprendere un percorso di crescita professionale e provare ad dare il mio contributo nel mio territorio, in affiancamento alla storica azienda di Anzola”.

LN: “Che obiettivi avevi quando hai iniziato questa esperienza?”

Stefania: “Semplicemente, in due parole: essere assunta. Questo è stato il motore ed il traguardo che mi ero prefissata e che mi ha spinta a mettermi in gioco. E a posteriori, posso dire che ho fatto proprio bene!”.

Maicol: “Il mio obiettivo principale era quello di cercare di apprendere il più possibile dalle nozioni che mi venivano date e farle mie. Inoltre, avevo il desiderio di capire se quella fosse una realtà che facesse per me, visto che non conoscevo il lavoro. Altro obiettivo, forse scontato, era quello di guadagnarmi il posto”.

LN: “Cosa ti senti di aver aggiunto, alla reatà LN?”

Maicol: “Seppur sono solo una singola persona, in un’azienda formata da tanti individui, credo che il mio impegno, seppur modesto, oltre alla volontà costante di imparare sempre più nozioni, possa essere un seme virtuoso, che contribuirà a creare ancora più valore, sia in ambito produttivo, che a livello di relazioni tra colleghi e colleghe”.

LN: “Cosa ti ha lasciato la formazione LN & Adecco?”

Natalia: “Mi ha lasciato una grande senso di completezza. Posso dichiarare che questa è stata la mia prima esperienza formativa, la più completa in assoluto, che fortunatamente ha dato ottimi risultati”.

Stefania: “La formazione ed il progetto mi hanno permessa di sperimentare il coraggio e la libertà di provare cose nuove. Sono stata molto felice di essermi data la possibilità di mettermi in gioco, partecipando ad un’esperienza come questa, che ha permesso a me stessa di conoscermi meglio. Il viaggio si è rivelato bellissimo. Sono emerse tante novità e tante cose da imparare che mi hanno dato l’opportunità reale di crescere e rafforzarmi”.

Maicol: “La formazione a cui ho deciso di partecipare mi ha lasciato molte cose, tra cui la possibilità di entrare in un team di lavoro coeso, quasi familiare e la bellezza di sentire una grande motivazione e “fame” di imparare sempre più cose, finalizzate alla mia crescita personale. Essere parte del team aziendale ha acceso in me il desiderio di poter dare sempre di più alla realtà Labanti e Nanni che ha creduto in me, investendo tempo e risorse per la mia formazione”.

LN: “Credi che sia utile investire nell’area Educational all’interno dell’azienda? Approfondisci motivando sia l’eventuale risposta positiva che negativa. Indica anche contributi e suggerimenti”

Giuseppe: “Credo sia molto utile investire nel mondo educational e le realtà aziendali che si adoperano in questo senso, hanno sicuramente una marcia in più rispetto a quanto è presente, oggi, nel mercato. Avere ed offrire la possibilità di capire come funziona un’azienda, così come cercare di capire il ruolo e l’importanza di ogni singolo operaio, sia che si tratti di mansioni, che di attitudini, sono azioni di estrema importanza per creare una clima ed un team lavorativo a misura di persone”.

Maicol: “Credo che sia molto importante investire nell’area educational perché è molto motivante e stimolante. Con questi percorsi si offre la possibilità di imparare un lavoro nuovo e vedere diverse realtà ed aree produttive, con occhi ed obiettivi sempre differenti. Di fatto, è anche un modo per capire il proprio posto all’interno di un team”.

Natalia:Gli aggiornamenti formativi sono linfa vitale per le aziende ed ogni dipendente formato è una reale risorsa. Approfondire la conoscenza dei bisogni attuali e contribuire in modo concreto ad una produzione attenta alle esigenze ed ai bisogni attuali, sono fattori che possono creare ambienti di lavoro stimolanti ed altamente produttivi”.

Felici di aver dato voce ai protagonisti ed alle protagoniste di questa storia e sperando in una crescita sempre maggiore all’interno dell’azienda, vi diamo appuntamento al prossimo articolo,

Labanti e Nanni

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(Italiano) Adecco e Labanti e Nanni: nuovi talenti e nuovi assunti

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Le storie richiedono tempo di metabolizzazione, analisi e raccolta dei dati. Ci siamo presi del tempo per valutare l’effettivo esito di questa iniziativa attivata nel 2022 in sinergia con realtà Adecco, nata da una motivazione consistente nel trovare nuova forza lavoro da inserire in azienda. Abbiamo deciso di raccontarvela a posteriori, in tre puntate.

La realtà Labanti e Nanni risiede in un “territorio fortunato”, che vede un tasso molto basso di disoccupazione, pertanto raggiungere l’obiettivo non è stato semplice. “Modena e Bologna sono sedi nelle quali trovare lavoratori che abbiano voglia di imparare e motivazione non è difficile, tuttavia, il collocamento in questi territori è abbastanza semplice, pertanto la ricerca si è rivelata una grande impresa”, ci racconta Davide Federico, Coordinatore di progetto.

Labanti e Nanni e Adecco

Grazie anche a dei fondi stanziati con aziende che portavano avanti progetti con Adecco, si è attuata una modalità win to win, motivo in più che ha spinto l’azienda Labanti e Nanni ad affidarsi alla loro storica professionalità.

Su 20 candidature, Adecco ne ha scelte 6, spinta dall’intento di lavorare più sulla parte umana, che sui cicli produttivi.

Lo stesso Davide Federico, Coordinatore di progetto, ha seguito le sei persone in una formazione trasversale, trasmettendo loro specifiche legate alla comunicazione azienda, alle strategie adottate ed adottabili, sino ad un focus sulle soft skills. Ha svolto inoltre un corso sulle 5s.

Tutta la formazione è stata pianificata con Adecco, è avvenuta in azienda ed ha avuto una durata di due settimane, con 8 ore di lezione al giorno.

Una modalità intensiva che ha dato buoni frutti, al punto che delle sei persone individuate da Adecco, 4 di loro sono state assunte.

L’accordo con Adecco prevedeva l’assunzione di due figure, tuttavia, oltre le reciproche aspettative, in Labanti e Nanni hanno raddoppiato il risultato.

Parlando di persone, l’intento consisteva nel dare libero spazio e talenti, predisposizioni ed attitudini, al fine che questi potessero manifestarsi al loro massimo potenziale. Il risultato è stato con una vittoria collettiva di tutte le figure coinvolte.

L’azienda ha inoltre goduto di un benefit economico a rimborso delle ore di formazione svolte, arrivando a pensare anche ad una nuova edizione per l’anno 2023, valutando inoltre quali risorse umane poter coinvolgere in questa futura operazione.

Hanno contribuito al buon esito del progetto, le seguenti figure già attive in Labanti e Nanni: Matteo Scanavini, Responsabile e formatore qualità, Ciro Brillante, RSPP Responsabile formazione sicurezza, Alfredo Lopez, Responsabile reparto cartotecnica su macchine e prodotti.

La formazione è avvenuta su diversa scala, mediante corsi specifici legati alla sicurezza in industria manifatturiera, sino alla formazione sulle 5s e sulle tecniche di manifactury, controllo qualità e processo. Il 50% del tempo è stato impiegato in produzione e in reparto cartotecnica, dando anche la possibilità alle giovani figure coinvolte nel processo di conoscenza ed apprendimento, di conoscere il reparto piega e incolla.

Cosa è stato vincente?

La fiducia di tutte le figure attive in questa progettualità, in primis nella selezione da parte di Adecco.

A seguire, la possibilità di aver creato una formazione capace di toccare aspetti teorici e pratici, offrendo la possibilità di scegliere, in base alla predisposizione del candidato, il ruolo più adatto, disponibile in azienda.

Il progetto, altamente vincente, verrà raccontato in altri step, con un focus su formatori ed assunti, al fine di dare il giusto valore a tutte le persone protagoniste di questa storia.

Al prossimo approfondimento,

Labanti e Nanni

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