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(Italiano) Daniele Del Gallo, benvenuto al nuovo Direttore Vendite di Labanti e Nanni

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Cresce la squadra Labanti e Nanni con un nuovo Direttore Vendite. La struttura organizzativa si amplia. Siamo entusiasti di dare il « benvenuto a bordo » a Daniele Del Gallo, Manager con una consolidata esperienza in società del settore, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità.

Classe 1978, laureato in Marketing e Comunicazione d’Impresa con un Master in Business Administration, Del Gallo ha maturato una ventennale esperienza professionale lavorando in importanti realtà operanti sia nel mercato italiano che a livello internazionale. Dal 2018 è stato Key Account Manager/Project Manager di uno dei principali gruppi italiani nel settore del packaging. Il manager ha perfezionato le competenze di gestione aziendale lavorando nella Direzione Commerciale di DGE S.r.l., dove era entrato nel 2012 con il ruolo di Project Manager del protocollo Green Printing. Dal 2007 al 2011 ha assunto il ruolo di Direttore Commerciale in una realtà internazionale del settore multimediale.

“Sono entusiasta di entrare a far parte di Labanti e Nanni, un’azienda che ho sempre ammirato per la grande capacità di presidio strategico del mercato – ha commentato Daniele Del Gallo – Il mio compito è continuare a sviluppare e implementare quanto fino ad oggi avviato, monitorando con puntualità, insieme al mio staff, i segnali provenienti da un mercato instabile e nervoso. Oggi più che mai, la reattività è la stella polare da seguire per continuare a essere il punto di riferimento nel panorama del packaging cartaceo nazionale. Voglio ringraziare la proprietà e la direzione per la profonda fiducia che il mio incarico presuppone”.

Il compito di Del Gallo sarà quello di sviluppare strategie e relazioni per rafforzare ulteriormente il posizionamento di Labanti e Nanni quale punto di riferimento nel mercato della grafica industriale e della cartotecnica. Il suo lavoro lo vedrà dialogare e confrontarsi con Andrea Fanti, AD e Direttore Commerciale di Labanti e Nanni, al quale riporterà le operazioni da lui attuate.

Nel dettaglio, Del Gallo si occuperà di definire e attuare le strategie commerciali identificando opportunità di mercato e nuove aree di business ritenute rilevanti per sostenere il piano di crescita aziendale.

“Del Gallo ha entusiasmo, passione, esperienza, leadership e una visione strategica adatta a svolgere un ruolo chiave nella nostra azienda – ha sottolineato Andrea Fanti, AD e Direttore Commerciale di Labanti e Nanni – Siamo certi che grazie alle sue elevate competenze, unite a uno slancio motivazionale focalizzato sui risultati, saprà imprimere un importante accelerazione al nostro percorso di sviluppo, centrando nuovi importanti risultati”.

Del Gallo è anche giornalista pubblicista. Ha infatti iniziato il proprio percorso professionale come giornalista all’interno di Confindustria, Area Formazione ed Orientamento, gestendo la comunicazione e coordinando diversi progetti redazionali. Successivamente si è occupato di media relations e servizi editoriali per l’agenzia di comunicazione Del Gallo fondata a Spoleto.

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(Italiano) Confindustria Academy e Labanti e Nanni insieme tra formazione e sostenibiltà

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Il 2024 da poco iniziato, vede l’azienda Labanti e Nanni protagonista di un’operazione di education, a fianco della realtà Confindustria. Questa settimana, all’interno della Sala Platinum della sede aziendale, sono stati ospitati diversi neolaureat* che sono venuti a conoscenza di “numeri” e certificazioni in ambito sostenibilità. Il Vice Presidente e CEO Fabio Bonacini ha presentato inoltre il caso Meliconi, esempio di collaborazione con la storica realtà di automazione industriale per l’industria del packaging.

Parlando di sostenibilità è stata sottolineata la consapevolezza aziendale di agire in prima linea e non come mera risposta a richieste ed esigenze di mercato, presentando attività attuali e in essere, come la prossima installazione dell’impianto fotovoltaico che permetterà di autoprodurre il 25% dei consumi di energia elettrica. Sempre con l’affiancamento di Confindustria, diversi anni fa Labanti e Nanni aveva già iniziato ad intavolare azioni virtuose in ambito sostenibilità e ad oggi queste si evolveranno in un percorso di autovalutazione del livello di sostenibilità in azienda.

Ulteriore approfondimento viene svolto dal Responsabile salute e sicurezza, Ciro Brillante, che condivide che su 3.000 aziende iscritte a Confindustria, sono circa 77 quelle che – ad oggi – hanno intrapreso il percorso volontario di Assessment. Tra queste vi è anche Labanti e Nanni che mediante questo approfondimento ha compreso maggiormente il livello di partenza aziendale e su quali aree dover intervenire.

I “lavori in corso” riguardano la stesura di un codice etico aziendale, grazie anche alla predisposizione per la certificazione della legge 231 che l’azienda dovrà conseguire entro aprile 2024. A ciò segue un piccolo focus sul tema del riciclo e degli scarti che vede una nuova applicazione di questi ultimi – il 95% – nella filiera. Questa reimmissione si traduce in 1300 tonnellate di scarti l’anno che vengono distinti tra fibre vergini e riciclate.

Si è parlato anche del concetto di sostenibilità il collegamento al concetto di prossimità dei clienti. Punto di forza divengono le partnership con il cliente e l’assistenza allo stesso mediante la presenza in azienda per la risoluzione di problematiche legate ai processi di automazione connessi con gli astucci che Labanti e Nanni produce.

La formazione è continuata ponendo l’attenzione anche sul work life balance che consiste in una fidelizzazione dei dipendenti attraverso il Progetto Benessere organizzativo. Questo, mediante del role play, inversioni e scambi di ruolo, ha permesso di avere maggiore coscienza del processo produttivo, maggiore consapevolezza collettiva in relazione ai processi produttivi complessivi e un miglioramento della comunicazione tra i diversi reparti. Gli investimenti in ambito formazione ed education sono stati bilanciati tra formazione tecnica e softskill, in aggiunta ad attività di team building e rafforzamento della coesione di team aziendale.

Con tutto il gruppo di neolaureat* presenti, Fabio Bonacini ha condiviso il seguente messaggio:

“Essere qua con voi che siete il futuro, è l’investimento migliore in termini di tempo ed energie in quanto siete risorse umane nuove, col potenziale di portare grandi rivoluzioni all’interno di una realtà già formata”.

Al gruppo è stata inoltre data la possibilità di lasciare un feedback sull’attività formativa. A seguire riportiamo alcune condivisioni:

“Sono Cinti Arianna e il mio feedback sull’attività formativa è molto positivo. La giornata è stata molto stimolante e ben strutturata. Fabio è un ottimo oratore e mi ha trasportato nella vision di Labanti e Nanni. Anche Ciro l’ho trovato molto preparato e chiaro nella spiegazione. Sono stata molto soddisfatta della giornata e spero possa essere occasione di rincontrarci”.

“Sono Paola Todde dell’Academy di Confindustria Emilia. Ho trovato l’incontro molto formativo e interessante. Mi è piaciuto moltissimo l’entusiasmo e la disponibilità dei relatori nel raccontarci con minuzia tutti i dettagli. Il giro in produzione è stato altrettanto stimolante. Sono uscita da Labanti e Nanni con molta ispirazione grazie all’incontro con l’AD e il Presidente, di cui è evidente la grande passione. Ringrazio moltissimo per la disponibilità”.

Segnaliamo inoltre che in termini di assessment è stato dichiarato che sono in corso dei lavori per la realizzazione del bilancio di sostenibilità sull’esercizio 2023 che sarà in pubblicazione nel 2024. Una prima fase di assessment è stata fatta partendo dai dati 2022, sia per avere una fotografia in termini di “esercizio” ma anche per avere una prima idea di benchmarking.

In ottica di miglioramento della qualità della vita dentro e fuori l’azienda, è stato calcolato che ogni giorno i dipendenti Labanti e Nanni percorrono mediamente 3200km per recarsi in sede, nonostante la maggior parte siano dipendenti del territorio. Come risposta concreta è in corso la negoziazione del contratto di lavoro di II livello che tratterà – tra le altre cose – la regolamentazione dello smart working.

Infine l’intervento di Luca Tarantino, Coordinatore dei corsist* presenti in azienda:

“Ci tenevo a portarvi in Labanti e Nanni perché un conto è fare questo lavoro per una grande azienda, mentre è diverso per una PMI. Una buona organizzazione, affiancata alla capacità di realizzare efficaci work flow organizzarsi permette di raggiungere questi livelli e questi risultati. Labanti e Nanni, arrivata al suo settantesimo anno di età è esempio importante e “degno di nota”, sia a livello territoriale che su scala più ampia”.

Il percorso di formazione è stato realizzato in collaborazione con Confindustria Academy ed è terminato con una visita ai diversi reparti aziendali, dagli uffici amministrativi e direzionali fino agli uffici di prestampa, sino al magazzino e alla produzione.

All’incontro erano presenti anche il Presidente Antonio Bonacini, l’Amministratore Delegato Andrea Fanti e Katiuscia Valtolina, Responsabile Area Marketing e Comunicazione.

Seguono altri feedback dei corsist*:

“Sono Valentina Maiarelli, E’ stato un piacere conoscere personalmente l’AD, di cui ho apprezzato la consapevolezza, conoscenza e concretezza sugli argomenti trattati. Labanti e Nanni è una azienda guidata da grande passione e attenzione verso ciò che sta evolvendo al di fuori delle mura aziendali, sia sul fronte tecnologico che etico e ambientale. Del racconto di Fabio, Ciro e Katiuscia, inerente al percorso aziendale verso le recenti innovazioni e verso l’assesment di sostenibilità, ho apprezzato la lungimiranza e l’intraprendenza. In conclusione, l’esperienza è stata piacevole, ma soprattutto stimolante. Vi ringrazio nuovamente per l’opportunità”.

“Sono Antonio Acconcia dell’Academy di Confindustria Emilia Area Centro. Sono rimasto profondamente colpito dalla passione e dall’impegno che traspare in ogni aspetto del vostro lavoro. La vostra dedizione alla sostenibilità è particolarmente ammirevole; infatti, nonostante il mercato ancora non lo chiedesse, l’azienda si è mossa verso questa direzione, anticipando i tempi. Sono rimasto molto colpito dalla dedizione del signor Fabio e da suo padre, i quali cercano di essere sempre a passo con i tempi e molte volte di anticiparli. Questo atteggiamento lascia un’impronta indelebile sulla cultura aziendale e su tutti i collaboratori e partner dell’azienda stessa Il tour dell’area produttiva è stato altrettanto istruttivo ed interessante. Vedere in prima persona le vostre linee produttive e assistere al vostro processo di lavoro mi ha permesso di apprezzare appieno la vostra precisione e la vostra attenzione ai dettagli. Sono molto contento di aver preso parte a questa giornata formativa piena di spunti per il lavoro e per il mio percorso formativo”.

« Sono Fabrizio Cinque e l’impressione che mi porto dietro è definita da due parole chiave: passione e visione. Ciò che mi ha colpito particolarmente è il modo in cui avete affrontato i temi della sostenibilità e del benessere dei lavoratori. La vostra dedizione a questi principi, associata a un approccio umile nella loro esposizione, ha reso l’esperienza ancora più memorabile. Grazie all’esperienza di Fabio e alla conoscenza di Ciro ci siamo interfacciati con un settore per me completamente sconosciuto, non avrei mai immaginato che un’azienda di questo settore potesse manifestare tanto interesse per la sostenibilità. La vostra attitudine e le azioni intraprese hanno davvero aperto la mia mente su come l’impegno per la sostenibilità possa permeare ogni aspetto di un’azienda, indipendentemente dal settore in cui opera. Inoltre, l’interessante quesito lasciatoci da Fabio su come integrare l’intelligenza artificiale in questa azienda, mantenendo un focus sulla sostenibilità ,ha suscitato la mia curiosità. Nonostante la mia limitata conoscenza nel settore, cercherò di approfondire questo aspetto. L’AI e la sostenibilità sono due tematiche che mi appassionano e su cui studio molto. Grazie ancora per l’opportunità”.

“Sono Greta Romagnoli dell’Academy di Confindustria Emilia. Sono stata molto colpita dall’impegno e dalla passione che ci hanno trasmesso Fabio e Ciro; non è scontato che una piccola media impresa come la loro creda e investa così tanto in un tema come quello della sostenibilità, soprattutto se intesa a 360 gradi. Infatti, pur essendo molto forti sull’impegno ambientale, è l’attenzione alle persone ad avermi particolarmente sorpresa – le attività di team building di cui ci ha parlato Fabio e il “progetto benessere” rappresentano interessanti modalità di ingaggiare i lavoratori e fare coesione”.

“Sono Giovanni Esposito Afeltra e colgo l’occasione per ringraziare chiunque abbia partecipato a questa giornata formativa ricca di spunti interessanti e di opportunità di apprendimento. Vorrei soffermarmi sulla competenza e la passione che hanno messo i collaboratori e in particolare l’amministratore delegato e il presidente dell’azienda: attraverso la loro condivisione ho sentito la profonda passione per il mestiere che fanno, all’interno di un ambiente amicale e intriso di storia. L’esperienza è stataimmersiva. Ho avuto l’opportunità di conoscere una realtà territoriale e di entrare in un mondo a me prima sconosciuto, ammirando la dedizione al lavoro e l’impegno sia nel settore della produzione che in tutto l’edificio.  Concludo dicendo che la giornata formativa è stata di grande valore e perfetta per lo scambio di idee. In particolare l’intervento del presidente ha aperto il mio pensiero a riflessioni e spunti. Grazie mille della disponibilità e dell’accoglienza”.

Al prossimo articolo. Grazie per l’attenzione.

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(Italiano) Collaborazioni ad ARTE: do ut do e ARTE FIERA 2024

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Artefiera 2024 è giunta al termine ma il progetto do ut do non finisce mai veramente.

Labanti e Nanni inizia il 2024 circondata di arte e bellezza. Nell’ambito di ART CITY BOLOGNA 2024 e in occasione di Artefiera 2024, è stato ospitato il progetto charity do ut do, giunto alla VIII edizione. do ut do è un contenitore di iniziative culturali dell’Associazione Amici della Fondazione Hospice Seràgnoli, presente all’interno della 50esima edizione di una delle fiere d’arte contemporanea più importanti in Italia.

Tema centrale è stato: la Coscienza. Il fil rouge della nuova edizione, scelto dalla fondatrice e Presidente di do ut do Alessandra D’Innocenzo, ha una natura complessa che sfida ancora la comprensione completa. La Coscienza è infatti un soggetto astratto, la sua natura profonda è ignota e in quanto tale appare misteriosa agli occhi dell’essere umano. Essa è l’origine dell’intenzionalità, della creatività, della libertà e rende possibile trascendere i condizionamenti materiali, elaborare idee astratte, fare scelte deliberate.

A tal proposito, Alessandra D’Innocenzo afferma: “La Coscienza? Ognuno deve rispondere per sé, è una questione personale, mutevole e contemporanea a sé stessi. L’Arte ne è testimone”.

Attraverso il potente linguaggio dell’arte, do ut do ha esplorato questa tematica coinvolgendo 13 artisti e 3 sedi espositive, quali Artefiera, con uno stand curato dall’architetto Mario Cucinella – Fondatore e Direttore creativo di Mario Cucinella Architects, la Fondazione Massimo e Sonia Cirulli e la Galleria Stefano Forni.I 13 artisti coinvolti sono: Luigi Ontani, Fabrizio Cotognini, Danijel Zezelj, Maurizio Finotto, Nino Migliori, Terry Pecora, Andrew Holmes Huston, Oliver D’Auria, Rae Martini, Simone Pellegrini, Luca Maria Castelli, il duo Ornaghi & Prestinari e l’artista emergente Luca Blumer.

Il volume dal titolo « In Coscienza. Voci dal mondo contemporaneo », oltre alle 24 opere, ha al suo interno più di 130 contributi di personaggi della contemporaneità che si distinguono nell’ambiente lavorativo e sociale in cui vivono. Artisti, curatori, collezionisti, critici d’arte, direttori museali, professori universitari, attori, scrittori e autorità con dettagli, approfondimenti e spunti di riflessione sul tema della coscienza. Labanti e Nanni, partner tecnico del progetto charity do ut do, si è occupata della stampa del volume realizzato appositamente per l’edizione 2024.

“Le nostre produzioni sono, nel loro piccolo, espressioni artistiche – spiega Andrea Fanti, AD e Direttore Commerciale di Labanti e Nanni – uniscono creatività, innovazione e attenzione alla sostenibilità ambientale. Siamo orgogliosi di tornare a collaborare con il progetto culturale do ut do durante Art City Bologna, contribuendo così, attraverso la cultura del dono, a sostenere cause importanti per il nostro territorio come i servizi assistenziali offerti dalla Fondazione Hospice Seràgnoli. Per la realizzazione del volume In Coscienza abbiamo scelto una delle carte più prestigiose che garantisce colori di stampa intensi e brillanti, grazie anche alla lavorazione dei nostri macchinari all’avanguardia”.

do ut do 2024 è stato realizzato anche grazie al sostegno di Banca di Bologna, PWC, Mario Cucinella Architects, Galleria Continua, Art Defender, l’Associazione SAhM Sampling Moods, Labanti e Nanni, Legatoria Carfi, Casa Editrice Persiani, Radio Sata.

 

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(Italiano) Bentornato settembre

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Inizia settembre e ripartono le nostre attività a 360 gradi.

L’azienda non ha mai chiuso per la pausa estiva, lavorando in modalità ridotta, riprende le varie progettualità, anche con l’aiuto di collaboratori e collaboratrici esterne.

Segnaliamo che la chiusura di agosto ci ha visti protagonisti su « Azienda Top », magazine online, dedicato alle imprese e agli imprenditori di successo, nato dall’idea di quattro professionisti uniti dall’intento di creare una nuova piattaforma di comunicazione e di informazione per il mondo del business. Dicono di Labanti e Nanni: « un’azienda che crea opere d’arte, più che in serie ». Questo complimento valorizza tutti i nostri 70 anni di attività.

Fabio Bonacini, CEO aziendale, condivide quella che per l’azienda è stata la formula vincente e vantaggiosa:

«Credo che alla base del nostro successo ci sia il corretto equilibrio fra tre fattori che ritengo fondamentali: l’innovazione tecnologica, l’attenzione alle risorse umane e un meticoloso controllo di gestione. Il lavoro che abbiamo fatto in questi anni su questi tre fattori ha determinato investimenti coerenti sugli elementi che stanno alla base del fare impresa, accompagnando la crescita di dimensione e premiandoci sul mercato. Questo equilibrio è stato possibile grazie alle diverse esperienze che abbiamo messo insieme a livello di management. Con mio padre Antonio, il socio Andrea Fanti e un team di manager inseriti in azienda in tutti questi anni siamo riusciti a supportare la costante crescita organizzativa e i cambiamenti che ne sono derivati».

Con il principale mercato di riferimento in Italia, l’azienda con un centinaio da lavoratori, si manifesta stabile e dinamica allo stesso tempo, interessata a crescere in innovazione e sostenibilità. Per una lettura completa dell’articolo di Francesco Fravolini, è possibile cliccare qui.

Questo settembre riparte con la definizione della nuova immagine aziendale, un nuovo sito, un nuovo premio sul packaging design…

Siamo in movimento!

Grazie per la vostra attenzione, sempre puntuale e costante,

Labanti e Nanni

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(Italiano) Insieme per essere driver verso un packaging sostenibile, innovativo ed intelligente

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La forza del team. In Labanti e Nanni si co-progetta insieme, coinvolgendo sempre di più le figure operative all’interno dei processi decisionali.

Ancora un piccolo focus sulla plenaria svolta all’interno dell’azienda e sui numeri raggiunti, dei quali hanno parlato diverse realtà come Confindustria EmiliaIl Resto del Carlino, Emilia Post e Alimentando.

Labanti e Nanni ha chiuso l’esercizio fiscale 2022 con ricavi globali che si attestano a 23 milioni di euro, con un incremento del 25% rispetto all’anno precedente. Fabio Bonacini, vice presidente, sottolinea che l’importanza di questa crescita è stata l’azione collettiva, sia a livello di incontri in plenaria – trasformati nel tempo da momenti di condivisione dei risultati raggiunti a momenti nei quali proprietà e dipendenti condividono progetti e risultati, salendo insieme “on stage” ad illustrare quanto realizzato – sia a livello di consapevolezza di essere “diversi corpi e stessa mente”, persone con caratteristiche e peculiarità differenti che agiscono alimentati dalla stessa visione e obiettivo.

Solo remando nella stessa direzione è possibile guidare un mezzo. L’alternativa è rimanere fermi, facendo una fatica sterile.

L’azienda nell’attuale mese di agosto garantisce i suoi servizi pur non essendovi un organico attivo al 100% causa vacanze estive. Momenti legati al benessere della persona e al recupero energetico sono fortemente tutelati all’interno dell’azienda Labanti e Nanni, la quale a sostegno dei suoi dipendenti, ha attivato da diversi anni anche il progetto chiamato Benessere organizzativo che coinvolge tutti i suoi collaboratori e collaboratrici.

Concludiamo riportando le riflessioni di Antonio e Fabio Bonacini e Andrea Fanti.

“La redazione di un Piano Strategico per il triennio 2023-24-25 è il risultato di una maturata convinzione che progettare il domani di un’organizzazione complessa come la nostra sia la migliore, se non l’unica, strategia con cui affrontare il futuro. Già nel 2019, anno in cui iniziammo a scrivere il Piano Strategico 2020-21-22, era evidente la necessità di delineare puntualmente i ruoli della «Direzione» e del «Management Team», tenendo conto che la crescita raggiunta a quel tempo era tale da richiedere la ridefinizione degli obbiettivi che avrebbero guidato il successivo triennio.

Quella scelta fu molto utile per la tenuta dell’intera organizzazione considerando come, negli ultimi anni, si siano concentrati avvenimenti unici nel loro genere. La pandemia nel 2020-2021-2022, l’aumento a due cifre dei costi delle materie prime e delle commodity, la difficoltà di reperibilità di molti prodotti, lo scoppio di una guerra di carattere globale a inizio 2022 sono tutti elementi critici che hanno spinto l’inflazione e i tassi di interesse a valori che l’economia non vedeva da decenni con impatto significativo su ogni settore produttivo.

Nonostante il contesto generale, i risultati messi a segno nel triennio 2020-2022 dalla nostra organizzazione sono stati molto confortanti. Abbiamo raggiunto, e spesso superato, tutti gli obbiettivi che ci eravamo prefissati con il precedente Piano Strategico. Questi risultati consolidano la fiducia verso le decisioni prese in ottica prospettica e soprattutto verso il team della nostra società. Un team che stiamo continuando a far crescere, non solo in termini numerici, ma anche in termini qualitativi, ricercando ed inserendo nuove professionalità in grado di unirsi alle nostre per affrontare le sfide future.

Riteniamo, infatti, indispensabile continuare a coniugare una grande attenzione alle risorse umane, elemento centrale del nostro DNA, con una visione ed una strategia condivisa per affrontare i prossimi anni con fiducia alla ricerca di una costante crescita sociale e professionale nel fare impresa.

Il nostro obiettivo è quello di continuare a perfezionare nei prossimi anni un’organizzazione in grado di coniugare ruoli e competenze distintive, in un contesto di leadership etica e partecipativa, con la consapevolezza che non si potrà prescindere dall’integrare il valore aziendale prodotto con le attese dei nostri stakeholders, gli obiettivi economici e finanziari con quelli etici, sociali ed ambientali della nostra collettività.

L’attenzione nei confronti del benessere delle persone e più in generale della comunità, unite alla sostenibilità e alla digitalizzazione dei processi e di nuovi strumenti decisionali, riteniamo che ci aiuteranno a fare le migliori scelte di oggi e soprattutto quelle di domani.

In sintesi, Labanti e Nanni vuole essere il driver verso un packaging sostenibile, innovativo ed intelligente. Labanti e Nanni realizza la propria Vision attraverso un’organizzazione che mette al centro le persone, il servizio al Cliente ed il territorio.”

Antonio Bonacini, Fabio Bonacini, Andrea Fanti

Grazie per la vostra attenzione, al prossimo articolo,

Labanti e Nanni

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(Italiano) Ricavi in crescita del 25% e importanti obiettivi di espansione

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Condividiamo il comunicato stampa edito da Pragmatika S.r.l. con un focus sul Piano Strategico Triennale 2023-2025

Per sostenere gli ambiziosi programmi di sviluppo, l’azienda, che festeggerà a ottobre 2023 i 70 anni di attività, sta cercando 8 nuove figure professionali da inserire nel proprio organico, attualmente formato da oltre 100 persone.

Anzola Emilia (Bo), luglio 2023 – Continua il percorso di sviluppo di Labanti e Nanni Industrie Grafiche e Cartotecniche. L’azienda con sede ad Anzola Emilia nel bolognese, punto di riferimento nel settore della cartotecnica, ha chiuso l’esercizio fiscale 2022 con ricavi globali che si attestano a 23 milioni di euro, con un incremento del 25% rispetto all’anno precedente.

Parametri positivi per tutti i principali indicatori finanziari, il margine operativo lordo (Mol) ha raggiunto 2.676.106 euro, che verranno in parte investiti a sostegno del piano strategico aziendale, teso a incrementare i livelli di qualità delle produzioni all’insegna della sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa.

Tra i driver della crescita, che prosegue ininterrottamente da oltre 10 anni sia in termini di fatturato che occupazionale, i significativi investimenti in innovazione tecnologica con l’implementazione di macchinari all’avanguardia che hanno permesso di ampliare la gamma di lavorazioni e di nobilitazioni riducendo gli scarti. 

Le quote di incremento di fatturato più significative sono state generate dal settore alimentare-caffè, cosmesi e parafarmaceutico/sanitario/medicale.

Per consolidare il processo di espansione, l’azienda ha approvato un Piano Strategico triennale 2023-2025 che punta a consolidare la presenza nei mercati nazionali coniugando gli obiettivi di sviluppo economico e finanziario con l’attenzione ai valori etici, sociali e ambientali.

Gli obiettivi di crescita di Labanti e Nanni Industrie Grafiche e Cartotecniche passano anche dall’ampliamento dell’organico: dopo le 24 professionalità assunte nel 2022, provenienti prevalentemente dal territorio, l’azienda sta cercando 8 nuovi profili che contribuiranno ad affrontare le sfide future.

Siamo decisamente soddisfatti dei buoni risultati raggiunti – sottolinea Antonio Bonacini, Presidente di Labanti e Nanni Industrie Grafiche e CartotecnicheNonostante un contesto generale caratterizzato da diverse criticità, siamo riusciti a centrare tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Per il prossimo triennio puntiamo a incrementare ulteriormente i ricavi complessivi, investendo nell’innovazione dei processi per migliorare l’efficienza produttiva e la capacità di competere sul mercato. È previsto, tra gli altri, l’ampliamento del parco macchine per la fustellatura che ci consentirà di aumentare la produttività e gli standard di qualità delle produzioni. Sarà poi strategico rafforzare le nostre quote di mercato, proponendo soluzioni innovative in materia di imballaggi sostenibili. Parallelamente, riteniamo fondamentale consolidare la nostra responsabilità sociale d’impresa per creare valore dentro e fuori l’azienda con iniziative di sostenibilità economica, sociale e ambientale”.

Nata nel 1953 come piccola bottega tipolitografica, Labanti e Nanni Industrie Grafiche e Cartotecniche è oggi punto di riferimento nella cartotecnica, grazie alla spinta innovativa impressa dal management guidato da Antonio Bonacini, Andrea Fanti e da Fabio Bonacini.

L’idea vincente, che ha portato la realtà bolognese a moltiplicare dipendenti e fatturato negli ultimi 10 anni, è stata la scelta di diversificare la produzione, passando dalla carta stampata alla cartotecnica.

Nel 2017 è stata inaugurata la nuova sede operativa di 24.000 mq ad Anzola Emilia nel bolognese, dotata di macchinari all’avanguardia nella produzione del packaging.

Fortemente orientata alla sostenibilità, Labanti e Nanni Industrie Grafiche e Cartotecniche è stata tra le prime realtà a ottenere la certificazione Eco-print©, che garantisce processi produttivi a bassissimo impatto ambientale. L’azienda è, inoltre, dotata delle certificazioni ISO 9001:2015, Catena di Custodia FSC-PFC ed è membro del Circuito Sedex.

Grazie per l’attenzione,

Labanti e Nanni

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(Italiano) Formazione, benessere e innovazione: investiamo sul capitale umano

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Da tempo ripetiamo che le persone sono lo specchio dell’ambiente in cui vivono. Un’azienda, un’organizzazione, un’istituzione funzionano se “funzionano” le persone al loro interno, se hanno la possibilità di esprimersi, di essere ascoltate e di orientarsi ed essere orientate presso palcoscenici e luoghi che le possano valorizzare.

Vi sono tanti ambiti che sostengono questa teoria, dal buddismo di Nichiren Daishonin, che col termine esho-funi indica la non dualità di vita e ambiente, promuovendo una visione della vita estremamente interconnessa tra microcosmo e macrocosmo. La desertificazione dell’ambiente naturale corrisponde esattamente alla desertificazione spirituale della vita interiore degli esseri umani. A seguire, vi sono le teorie legate alla crescita personale, alla fisica quantistica, alla biologia.

Anche il mondo della formazione sta dando sempre più spazio ad una visone olistica, al punto da divulgare in tutta la comunità europea quelle che vengono definite LifeComp – un’insieme di competenze che possono aiutare a diventare più resilienti e a gestire le sfide e i cambiamenti nella vita personale e professionale in un mondo in continua evoluzione.

In una continua mutua connessione, questi cambiamenti coinvolgono formatori e studenti che in uno scambio reciproco, spesso possono assumere il ruolo di chi forma – e di chi viene formato – più volte, anche nello stesso momento.

Proprio il Consiglio europeo, l’istituzione dell’UE che definisce le priorità e gli orientamenti politici generali dell’Unione europea, ha investito in campagne di sensibilizzazione e azioni di formazione volte a molteplici Istituzioni, al fine di garantire degli strumenti capaci di creare delle comunità sempre più virtuose e a misura di esseri umani.

I membri del Consiglio europeo sono i capi di Stato o di governo dei 27 Stati membri dell’UE, il presidente del Consiglio europeo e il presidente della Commissione europea. La tutela e la cura della persona diviene quindi un’affare globale, di importanza collettiva, su ampia scala territoriale.

In riferimento al LifeComp offriamo un quadro concettuale caratterizzato da 3 competenze ” Personali, sociali e imparare ad imparare” ciascuna ripartita, a sua volta, in altre 3 competenze. Queste “possono aiutare le persone a diventare più resilienti e a gestire le sfide e i cambiamenti nella loro vita personale e professionale in un mondo in continua evoluzione” (Riferimento qui)

Di seguito le 9 competenze:

PERSONALI

  1. Autoregolazione: consapevolezza e gestione di emozioni, pensieri e comportamenti
  2. Flessibilità: capacità di gestire le transizioni e l’incertezza e di affrontare le sfide
  3. Benessere: ricerca della soddisfazione nella vita, cura della salute fisica, mentale e sociale e adozione di uno stile di vita sostenibile

SOCIALI

  1. Empatia: la comprensione delle emozioni, delle esperienze e dei valori di un’altra persona e il saper dare risposte appropriate
  2. Comunicazione: utilizzo di strategie di comunicazione pertinenti, di codici e strumenti specifici a seconda del contesto e del contenuto
  3. Collaborazione: impegno in attività di gruppo e lavoro di squadra in cui si riconoscono e rispettano gli altri

IMPARARE AD IMPARARE

  1. Mentalità di crescita (Growth mindset): credere nel potenziale proprio e degli altri di imparare e progredire continuamente
  2. Pensiero critico: capacità di valutare informazioni e argomenti per sostenere conclusioni motivate e sviluppare soluzioni innovative
  3. Gestione dell’apprendimento: pianificazione, organizzazione, monitoraggio e revisione del proprio apprendimento

Anche in Labanti e Nanni, viene dedicata grande importanza alla formazione e al benessere dei dipendenti, con percorsi, seppur con terminologie differenti, in sinergia con quanto dichiarato fino ad ora.

Le attività formative attive in azienda sono realizzate in collaborazione con Accademia del Benessere ed hanno visto anche per il mese di luglio momenti di incontro e formazione guidati dalla professionista Cristina Condello.

Riprendendo le parole di Accademia del Benessere, condividiamo una sessione di lavoro – visibile cliccando qui – e le impressioni della realtà formatrice:

“Immaginate un luogo di lavoro in cui ogni membro del team si sente ascoltato, rispettato e capito. Un ambiente in cui le idee e le opinioni di ognuno contano e vengono prese in considerazione. Questo è ciò che possiamo ottenere se promuoviamo la formazione su ascolto attivo e comunicazione assertiva.

Cristina Condello ha organizzato gruppi di lavoro specifici su questi temi, per fornire gli strumenti necessari per migliorare le proprie abilità comunicative.

Gli incontri periodici con i collaboratori di Labanti e Nanni permettono ai partecipanti di condividere esperienze, scambiare consigli pratici e acquisire nuove competenze”.

In una società e in un periodo storico nel quale l’interesse per il benessere delle persone sta aumentando sempre più, ci auguriamo, nel nostro piccolo, di creare una realtà produttiva nella quale possa trionfare l’armonia, la cooperazione e la libera espressione tra individui, con una valorizzazione di attitudini e talenti.

Grazie alla realtà Accademia del Benessere per affiancarci in questa avventura.

Al prossimo articolo,

Labanti e Nanni

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(Italiano) « Per FARE INSIEME » Giampaolo Colletti intervista Antonio e Fabio Bonacini

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Oggi diamo ampio spazio ad un’intervista curata da Giampaolo Colletti alla quale, causa riprese del mercato post covid, era stata data ridotta visibilità. Colletti vede l’azienda Labanti e Nanni come un colosso del packaging, definizione che al nostro settantesimo compleanno ci riempie di orgoglio, oltre ad essere stimolo per un miglioramento continuo. A distanza di tempo, in una situazione che ci permette di offrire maggior risalto a questo lavoro che con piacere condividiamo con tutti i nostri lettori e le nostre lettrici, vi auguriamo una buona lettura.

Labanti e Nanni, la stamperia diventata colosso nel packaging. «L’arma vincente? Una visione industriale legata ad un taglio artigianale»

Viaggio nell’azienda bolognese di cartotecnica leader nelle soluzioni di packaging. Un gioiello tecnologico con un fatturato da 18 milioni di euro, una crescita del +16%, 100 dipendenti e un business tra Italia, Francia, Svizzera e Germania. «L’astuccio deve distinguersi e il pack sullo scaffale è essenziale. È il vestito che rende appetibili i prodotti perché incidere nelle decisioni di acquisto e orienta le scelte».

Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Antonio e Fabio Bonacini.

Della bottega di un tempo è rimasto lo spirito avanguardistico, la voglia di sperimentare nuove soluzioni, la sana ossessione per la cura dei dettagli. Anche se oggi quella bottega è un gioiello tecnologico con un fatturato da 18 milioni di euro, una crescita anno su anno del +16% e 100 dipendenti tra diretti e indiretti per un business al 90% italiano, ma che opera già in Francia, Svizzera e Germania. E pensare che all’inizio si era in dieci persone. Insomma, di strada ne è stata fatta tanta. Questa è Labanti e Nanni. Nella sua storia ci sono gli esordi nella piccola stamperia dalle parti del Pratello, nel centro storico di Bologna. Poi l’approdo in via Segantini e infine il passaggio in quell’headquarter che oggi si sviluppa in novemila metri quadrati con ventisettemila di terreno adiacente.

Siamo ad Anzola dell’Emilia, quasi tredicimila abitanti nella cinta metropolitana bolognese, all’interno del consorzio Sandoni. «Siamo un’azienda cartotecnica di packaging e il mercato principale è quello del general packaging fatto di ascolto del cliente, innovazione continua, capacità di stupire costantemente. Oggi ottiene migliori risultati chi è capace di presidiare più settori. Ma il DNA della nostra azienda è fatto dalle persone. Sono proprio le risorse umane la cosa più importante. Il capitale umano incide sul business. Se non c’è la squadra non si può fare niente e qualunque sia il settore riuscire ad avere una squadra preparata e con una forte vocazione al senso di appartenenza fa la differenza», afferma Fabio Bonacini, amministratore delegato e membro del consiglio di amministrazione di Labanti e Nanni. Si va dagli astucci della cosmetica, al pharma, alimentari, igiene per la persona e non solo, venduti in tutto il mondo.

Il viaggio insieme. Sia Bonacini senior che junior hanno iniziato insieme questa strada imprenditoriale. Ormai sono passati quasi trent’anni dall’acquisizione. Un’avventura fatta di tanti momenti e anche di un certo disorientamento iniziale per un lavoro nuovo. «Ci siamo messi in ascolto del mercato, dei clienti, delle persone d’azienda. Abbiamo cercato di capire il settore in cui eravamo finiti e dopo aver studiato tanto abbiamo apportato il nostro contributo con strategie che si sono rivelate vincenti», ricorda Antonio Bonacini, ingegnere meccanico con il pallino per le sfide belle e impossibili che nel 1997 decise di compiere questo passo imprenditoriale insieme al figlio Fabio e ad un terzo socio, Andrea Fanti, che si è unito al team nel 2009 apportando il suo contributo professionale proveniente sempre dal settore della stampa.

È stato l’inizio di un’avventura che di fatto ha cambiato l’azienda, mantenendo quel Dna fatto di artigianalità e passione, ma spingendola verso dinamiche industriali. «Abbiamo strutturato la bottega in modo più industriale possibile, attraverso la standardizzazione delle procedure e puntando su qualità ed efficienza produttiva. Oggi lavoriamo su tre turni, puntiamo sul team building e effettuiamo un investimento costante su macchine e strutture. Abbiamo scommesso sulla tracciabilità del percorso produttivo e anche questo elemento ha fidelizzato i clienti. Uniamo un attento controllo di gestione da multinazionale alla flessibilità di una bottega artigianale e tutto questo ci consente di essere agili e attenti a ciò che ci chiede il mercato. Per alcuni prodotti di cosmetica prima producevamo 500 astucci, oggi ne facciamo 50 milioni», precisa Fabio Bonacini. Un disegno imprenditoriale che è risultato vincente.

Se lo ricorda molto bene Antonio Bonacini: «Il segreto per farcela? Puntare su creatività e affidabilità. I clienti vengono da noi con un’idea e noi cerchiamo di realizzarla, con la consapevolezza che la confezione di un prodotto oggi è il prodotto stesso. Perché è il vestito che lo rende appetibile sugli scaffali. Il packaging parte dai prodotti e arriva a molto altro perché è capace di incidere nelle decisioni di acquisto, orientando le scelte. Il pack sullo scaffale è essenziale. L’astuccio deve uscire da lì, deve distinguersi».

Packaging dal cuore verde. Oggi l’azienda diversifica l’offerta e per un 15% si dedica pure alla stampa di carta, come quella legata ai fogli di istruzione dei bugiardini o ancora a cataloghi e riviste d’arte. Poi ci sono gli astucci realizzati con macchinari hi-tech e quindi molto performanti. «Negli ultimi otto anni abbiamo investito in macchinari che hanno impreziosito il packaging. Abbiamo la possibilità di apporre vernici o lamine colore oro o argento su cui poter stampare e con la casa costruttrice di macchine da stampa siamo stata la prima azienda produttiva al mondo ad implementare la tecnologia di stampa con inchiostri e lampade UvLed. Ma per fare queste cose è fondamentale adottare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Così abbiamo acquisito una macchina unica al mondo per prestazioni di produttività del valore 4 milioni di euro. Una macchina che garantisce alta qualità e scalabilità e quindi forte competitività. Tutto questo significa coniugare qualità e competitività. Oggi il capitale umano insieme all’impiantistica sono in grado di soddisfare i nuovi bisogni dei clienti. Ma è vietato improvvisare. Occorre studiare, formarsi: questo fa la differenza», precisa Fabio Bonacini. C’è poi l’elemento legato alla sostenibilità, con la salvaguardia dell’ambiente che passa attraverso materie prime, prodotti, processi certificati. Un percorso da pionieri, intrapreso ancora prima che si parlasse di urgenza delle sfide ambientali. Lo ricorda anche Antonio Bonacini: «Questa evoluzione nei confronti della plastica è un grosso vantaggio per il nostro settore, ma la nostra azienda è sostenibile e circolare da sempre e continueremo a giocare questa partita».

Ancora una volta è l’azienda declinata al plurale che scende in campo per vincere.

Grazie per la vostra attenzione, al prossimo articolo,

Labanti e Nanni

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Labanti e Nanni 70×200

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Un settantesimo compleanno con più di 200 invitati.

Un’insieme di talenti che hanno contribuito a raggiungere un grande traguardo, importante anche in termini, non solo economici, ma anche e soprattutto sociali.

A inizio giugno 2023 l’azienda ha deciso di aprire le sue porte a tutte quelle figure che hanno reso possibili questi risultati. In un clima di grande armonia, rispetto e gioia, si sono incontrati i fondatori, i dipendenti, le famiglie degli stessi, le persone andate in pensione, i collaboratori e i partners che hanno contribuito alla realizzazione di questo momento.

Un’occasione per abbracciarsi, per brindare insieme, per dire grazie. Un momento di festa nel quale l’energia e la gioia delle persone sono stati gli ingredienti principali.

Il Presidente Antonio Bonacini è stato un attore Principe, con tanto di maiuscola, di quanto l’azienda sia stata capace di raggiungere negli anni. Tuttavia, questo traguardo è frutto di un costante lavoro di squadra: i contributi e le visioni di Fabio Bonacini, Vicepresidente e Amministratore Delegato e di Andrea Fanti, Direttore commerciale e Amministratore Delegato, sono stati estremamente preziosi e vincenti: già nell’anno 1997, come nell’anno 2009, vi sono stati importanti cambiamenti che hanno permesso alla squadra Labanti e Nanni di allargarsi e rafforzarsi sempre di più, in ottica di cooperazione e crescita collettiva.

Un compleanno per due.

Oltre a festeggiare il 70esimo dell’azienda, la serata ha visto anche la celebrazione del Presidente Antonio Bonacini. Pochissime persone erano a conoscenza di questo doppio festeggiamento, tenuto segreto al fine di garantire l’effetto sorpresa. Proprio Fabio Bonacini e Andrea Fanti hanno pensato a questa “festa nella festa”, caratterizzata dalla consegna di una targa commemorativa all’Ingegnere, nella quale è stata incisa la seguente frase: “i miei secondi 70anni”.

Un segno di affetto e riconoscimento per il Presidente che in questi decenni ha certamente segnato il passato, il presente e il futuro di quella che ha sempre adorato chiamare “la nostra amata Bottega”. Al contempo, anche un riconoscimento del suo saper accogliere nuovi contributi, lasciando spazio alle generazioni più giovani.

Il clima che è emerso è stato altamente costruttivo, frutto del lavoro di relazioni del quale abbiamo parlato in precedenza, nelle quali risultano importanti il rispetto, l’attenzione e il riconoscimento di ogni singola persona coinvolta. Sono seguiti diversi brindisi collettivi, il taglio della torta, degustazioni, anche con la partecipazione di giovanissimi e bambini. Inoltre, gli invitati hanno potuto assistere allo spettacolo “Mia nonna fumava in macchina”, un reading dissacrante sulla sostenibilità a cura dell’attrice Martina Sacchetti.

Una prima volta nella quale l’azienda ha aperto le sue porte alle famiglie dei dipendenti, celebrando l’unione e rendendo visibile e tangibile la community Labanti e Nanni, caratterizzata da persone comuni con un forte senso di appartenenza ai valori aziendali e con immensa dedizione al lavoro.

C’erano venti bimbi, veicolo di allegria, leggerezza, speranza! Essere presenti ha voluto dire “essere in famiglia”, condividendo parallelamente, il proprio nucleo, di qualunque numero e genere, con la famiglia aziendale.

Molte sono state le presentazioni dei propri affetti agli appartenenti al board aziendale, avvenute sia all’interno dell’azienda che sulla splendida collina nella quale si è svolta la seconda parte dell’evento, tenutosi all’interno di Tenuta Bonzara. Ci ha colpiti la voglia e l’orgoglio dei partecipanti di voler condividere il “quotidiano professionale”, fatto mansioni, scadenze, capi reparto e datori di lavoro. Il desiderio di voler far conoscere al proprio coniuge il volto di qualcuno che spesso commissiona un compito, così come la voglia di mostrare i luoghi e gli ambienti produttivi, sono stati bisogni sentiti da tanti ed allo stesso tempo, occasioni di grande coesione.

Grazie è una parola che allarga il cuore. Grazie è una parola che fa bene, sia a chi la pronuncia, sia a chi la riceve.

Nulla accade per caso e per il primo degli eventi di celebrazione del 70esimo, l’azienda ha deciso di partire dai festeggiamenti con chi vive l’azienda dall’interno: i dipendenti. Con grande delicatezza e con tanta cura per ogni singolo partecipante, come in ogni famiglia allargata si usa fare, l’Ing. Bonacini, Fabio Bonacini e Andrea Fanti hanno ringraziato tutti e tutte, senza nessuna esclusione. Le persone prima di tutto!

Sono seguiti momenti di danze collettive durate fino a tarda notte.

Con l’impegno di continuare a festeggiare e celebrare al meglio questo traguardo, sono in programma diverse attività per i prossimi mesi, che proprio in questo giugno ci hanno visti protagonisti per una impegnativa progettazione e pianificazione.

Nonostante l’industrializzazione dei processi rimane la costante attenzione per le relazioni umane.

Grazie a tutti coloro che hanno contribuito e stanno contribuendo a rendere questo traguardo e questo anno, un momento di grande semina, crescita e bellezza.

Labanti e Nanni

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