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(Italiano) « Per FARE INSIEME » Giampaolo Colletti intervista Antonio e Fabio Bonacini

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Oggi diamo ampio spazio ad un’intervista curata da Giampaolo Colletti alla quale, causa riprese del mercato post covid, era stata data ridotta visibilità. Colletti vede l’azienda Labanti e Nanni come un colosso del packaging, definizione che al nostro settantesimo compleanno ci riempie di orgoglio, oltre ad essere stimolo per un miglioramento continuo. A distanza di tempo, in una situazione che ci permette di offrire maggior risalto a questo lavoro che con piacere condividiamo con tutti i nostri lettori e le nostre lettrici, vi auguriamo una buona lettura.

Labanti e Nanni, la stamperia diventata colosso nel packaging. «L’arma vincente? Una visione industriale legata ad un taglio artigianale»

Viaggio nell’azienda bolognese di cartotecnica leader nelle soluzioni di packaging. Un gioiello tecnologico con un fatturato da 18 milioni di euro, una crescita del +16%, 100 dipendenti e un business tra Italia, Francia, Svizzera e Germania. «L’astuccio deve distinguersi e il pack sullo scaffale è essenziale. È il vestito che rende appetibili i prodotti perché incidere nelle decisioni di acquisto e orienta le scelte».

Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Antonio e Fabio Bonacini.

Della bottega di un tempo è rimasto lo spirito avanguardistico, la voglia di sperimentare nuove soluzioni, la sana ossessione per la cura dei dettagli. Anche se oggi quella bottega è un gioiello tecnologico con un fatturato da 18 milioni di euro, una crescita anno su anno del +16% e 100 dipendenti tra diretti e indiretti per un business al 90% italiano, ma che opera già in Francia, Svizzera e Germania. E pensare che all’inizio si era in dieci persone. Insomma, di strada ne è stata fatta tanta. Questa è Labanti e Nanni. Nella sua storia ci sono gli esordi nella piccola stamperia dalle parti del Pratello, nel centro storico di Bologna. Poi l’approdo in via Segantini e infine il passaggio in quell’headquarter che oggi si sviluppa in novemila metri quadrati con ventisettemila di terreno adiacente.

Siamo ad Anzola dell’Emilia, quasi tredicimila abitanti nella cinta metropolitana bolognese, all’interno del consorzio Sandoni. «Siamo un’azienda cartotecnica di packaging e il mercato principale è quello del general packaging fatto di ascolto del cliente, innovazione continua, capacità di stupire costantemente. Oggi ottiene migliori risultati chi è capace di presidiare più settori. Ma il DNA della nostra azienda è fatto dalle persone. Sono proprio le risorse umane la cosa più importante. Il capitale umano incide sul business. Se non c’è la squadra non si può fare niente e qualunque sia il settore riuscire ad avere una squadra preparata e con una forte vocazione al senso di appartenenza fa la differenza», afferma Fabio Bonacini, amministratore delegato e membro del consiglio di amministrazione di Labanti e Nanni. Si va dagli astucci della cosmetica, al pharma, alimentari, igiene per la persona e non solo, venduti in tutto il mondo.

Il viaggio insieme. Sia Bonacini senior che junior hanno iniziato insieme questa strada imprenditoriale. Ormai sono passati quasi trent’anni dall’acquisizione. Un’avventura fatta di tanti momenti e anche di un certo disorientamento iniziale per un lavoro nuovo. «Ci siamo messi in ascolto del mercato, dei clienti, delle persone d’azienda. Abbiamo cercato di capire il settore in cui eravamo finiti e dopo aver studiato tanto abbiamo apportato il nostro contributo con strategie che si sono rivelate vincenti», ricorda Antonio Bonacini, ingegnere meccanico con il pallino per le sfide belle e impossibili che nel 1997 decise di compiere questo passo imprenditoriale insieme al figlio Fabio e ad un terzo socio, Andrea Fanti, che si è unito al team nel 2009 apportando il suo contributo professionale proveniente sempre dal settore della stampa.

È stato l’inizio di un’avventura che di fatto ha cambiato l’azienda, mantenendo quel Dna fatto di artigianalità e passione, ma spingendola verso dinamiche industriali. «Abbiamo strutturato la bottega in modo più industriale possibile, attraverso la standardizzazione delle procedure e puntando su qualità ed efficienza produttiva. Oggi lavoriamo su tre turni, puntiamo sul team building e effettuiamo un investimento costante su macchine e strutture. Abbiamo scommesso sulla tracciabilità del percorso produttivo e anche questo elemento ha fidelizzato i clienti. Uniamo un attento controllo di gestione da multinazionale alla flessibilità di una bottega artigianale e tutto questo ci consente di essere agili e attenti a ciò che ci chiede il mercato. Per alcuni prodotti di cosmetica prima producevamo 500 astucci, oggi ne facciamo 50 milioni», precisa Fabio Bonacini. Un disegno imprenditoriale che è risultato vincente.

Se lo ricorda molto bene Antonio Bonacini: «Il segreto per farcela? Puntare su creatività e affidabilità. I clienti vengono da noi con un’idea e noi cerchiamo di realizzarla, con la consapevolezza che la confezione di un prodotto oggi è il prodotto stesso. Perché è il vestito che lo rende appetibile sugli scaffali. Il packaging parte dai prodotti e arriva a molto altro perché è capace di incidere nelle decisioni di acquisto, orientando le scelte. Il pack sullo scaffale è essenziale. L’astuccio deve uscire da lì, deve distinguersi».

Packaging dal cuore verde. Oggi l’azienda diversifica l’offerta e per un 15% si dedica pure alla stampa di carta, come quella legata ai fogli di istruzione dei bugiardini o ancora a cataloghi e riviste d’arte. Poi ci sono gli astucci realizzati con macchinari hi-tech e quindi molto performanti. «Negli ultimi otto anni abbiamo investito in macchinari che hanno impreziosito il packaging. Abbiamo la possibilità di apporre vernici o lamine colore oro o argento su cui poter stampare e con la casa costruttrice di macchine da stampa siamo stata la prima azienda produttiva al mondo ad implementare la tecnologia di stampa con inchiostri e lampade UvLed. Ma per fare queste cose è fondamentale adottare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Così abbiamo acquisito una macchina unica al mondo per prestazioni di produttività del valore 4 milioni di euro. Una macchina che garantisce alta qualità e scalabilità e quindi forte competitività. Tutto questo significa coniugare qualità e competitività. Oggi il capitale umano insieme all’impiantistica sono in grado di soddisfare i nuovi bisogni dei clienti. Ma è vietato improvvisare. Occorre studiare, formarsi: questo fa la differenza», precisa Fabio Bonacini. C’è poi l’elemento legato alla sostenibilità, con la salvaguardia dell’ambiente che passa attraverso materie prime, prodotti, processi certificati. Un percorso da pionieri, intrapreso ancora prima che si parlasse di urgenza delle sfide ambientali. Lo ricorda anche Antonio Bonacini: «Questa evoluzione nei confronti della plastica è un grosso vantaggio per il nostro settore, ma la nostra azienda è sostenibile e circolare da sempre e continueremo a giocare questa partita».

Ancora una volta è l’azienda declinata al plurale che scende in campo per vincere.

Grazie per la vostra attenzione, al prossimo articolo,

Labanti e Nanni

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Labanti e Nanni 70×200

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Un settantesimo compleanno con più di 200 invitati.

Un’insieme di talenti che hanno contribuito a raggiungere un grande traguardo, importante anche in termini, non solo economici, ma anche e soprattutto sociali.

A inizio giugno 2023 l’azienda ha deciso di aprire le sue porte a tutte quelle figure che hanno reso possibili questi risultati. In un clima di grande armonia, rispetto e gioia, si sono incontrati i fondatori, i dipendenti, le famiglie degli stessi, le persone andate in pensione, i collaboratori e i partners che hanno contribuito alla realizzazione di questo momento.

Un’occasione per abbracciarsi, per brindare insieme, per dire grazie. Un momento di festa nel quale l’energia e la gioia delle persone sono stati gli ingredienti principali.

Il Presidente Antonio Bonacini è stato un attore Principe, con tanto di maiuscola, di quanto l’azienda sia stata capace di raggiungere negli anni. Tuttavia, questo traguardo è frutto di un costante lavoro di squadra: i contributi e le visioni di Fabio Bonacini, Vicepresidente e Amministratore Delegato e di Andrea Fanti, Direttore commerciale e Amministratore Delegato, sono stati estremamente preziosi e vincenti: già nell’anno 1997, come nell’anno 2009, vi sono stati importanti cambiamenti che hanno permesso alla squadra Labanti e Nanni di allargarsi e rafforzarsi sempre di più, in ottica di cooperazione e crescita collettiva.

Un compleanno per due.

Oltre a festeggiare il 70esimo dell’azienda, la serata ha visto anche la celebrazione del Presidente Antonio Bonacini. Pochissime persone erano a conoscenza di questo doppio festeggiamento, tenuto segreto al fine di garantire l’effetto sorpresa. Proprio Fabio Bonacini e Andrea Fanti hanno pensato a questa “festa nella festa”, caratterizzata dalla consegna di una targa commemorativa all’Ingegnere, nella quale è stata incisa la seguente frase: “i miei secondi 70anni”.

Un segno di affetto e riconoscimento per il Presidente che in questi decenni ha certamente segnato il passato, il presente e il futuro di quella che ha sempre adorato chiamare “la nostra amata Bottega”. Al contempo, anche un riconoscimento del suo saper accogliere nuovi contributi, lasciando spazio alle generazioni più giovani.

Il clima che è emerso è stato altamente costruttivo, frutto del lavoro di relazioni del quale abbiamo parlato in precedenza, nelle quali risultano importanti il rispetto, l’attenzione e il riconoscimento di ogni singola persona coinvolta. Sono seguiti diversi brindisi collettivi, il taglio della torta, degustazioni, anche con la partecipazione di giovanissimi e bambini. Inoltre, gli invitati hanno potuto assistere allo spettacolo “Mia nonna fumava in macchina”, un reading dissacrante sulla sostenibilità a cura dell’attrice Martina Sacchetti.

Una prima volta nella quale l’azienda ha aperto le sue porte alle famiglie dei dipendenti, celebrando l’unione e rendendo visibile e tangibile la community Labanti e Nanni, caratterizzata da persone comuni con un forte senso di appartenenza ai valori aziendali e con immensa dedizione al lavoro.

C’erano venti bimbi, veicolo di allegria, leggerezza, speranza! Essere presenti ha voluto dire “essere in famiglia”, condividendo parallelamente, il proprio nucleo, di qualunque numero e genere, con la famiglia aziendale.

Molte sono state le presentazioni dei propri affetti agli appartenenti al board aziendale, avvenute sia all’interno dell’azienda che sulla splendida collina nella quale si è svolta la seconda parte dell’evento, tenutosi all’interno di Tenuta Bonzara. Ci ha colpiti la voglia e l’orgoglio dei partecipanti di voler condividere il “quotidiano professionale”, fatto mansioni, scadenze, capi reparto e datori di lavoro. Il desiderio di voler far conoscere al proprio coniuge il volto di qualcuno che spesso commissiona un compito, così come la voglia di mostrare i luoghi e gli ambienti produttivi, sono stati bisogni sentiti da tanti ed allo stesso tempo, occasioni di grande coesione.

Grazie è una parola che allarga il cuore. Grazie è una parola che fa bene, sia a chi la pronuncia, sia a chi la riceve.

Nulla accade per caso e per il primo degli eventi di celebrazione del 70esimo, l’azienda ha deciso di partire dai festeggiamenti con chi vive l’azienda dall’interno: i dipendenti. Con grande delicatezza e con tanta cura per ogni singolo partecipante, come in ogni famiglia allargata si usa fare, l’Ing. Bonacini, Fabio Bonacini e Andrea Fanti hanno ringraziato tutti e tutte, senza nessuna esclusione. Le persone prima di tutto!

Sono seguiti momenti di danze collettive durate fino a tarda notte.

Con l’impegno di continuare a festeggiare e celebrare al meglio questo traguardo, sono in programma diverse attività per i prossimi mesi, che proprio in questo giugno ci hanno visti protagonisti per una impegnativa progettazione e pianificazione.

Nonostante l’industrializzazione dei processi rimane la costante attenzione per le relazioni umane.

Grazie a tutti coloro che hanno contribuito e stanno contribuendo a rendere questo traguardo e questo anno, un momento di grande semina, crescita e bellezza.

Labanti e Nanni

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(Italiano) Labanti e Nanni e Power Energia, insieme dal 2019

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Abbiamo avuto il piacere di incontrare il Dott. Ivan Catania della cooperativa di utenza Power Energia, Responsabile Power & Gas, Area Manager Nord e Sicilia. In un clima molto disteso, con una grande disponibilità all’ascolto e alla risposta, si è tenuto un dialogo gentile, fatto di scambi, riflessioni e visioni sul futuro green. La sua formazione, legata al settore dell’economia sociale, ha permesso di unire queste conoscenze e sensibilità alla tematica energetica, contribuendo alla creazione di valore all’interno dell’azienda per la quale lavora.

Con Labanti e Nanni il rapporto nasce nel 2019 e prevede incontri mensili. “Da quel momento, il legame è cresciuto portando anche a diverse sinergie che hanno premiato il buon lavoro svolto, nonostante varie difficoltà affrontate, come l’impattante crisi energetica. Non è necessario fare educazione culturale nei loro confronti, la sensibilità dei rappresentanti dell’azienda riguardo al tema è già elevata” ricorda Catania.

Nell’immagine, da sinistra verso destra: Alberto Cazzulani, Presidente di Power Energia, Cristian Golinelli, Amministratore delegato di Power Energia, Ivan Catania, Responsabile Power & Gas di Power Energia.
Eccellenza dell’Anno Innovazione & Leadership Fornitura energia Mobilità SostenibileCategoria: #SOSTENIBILITÀ

RSE – Ricerca sul Sistema Energetico sta investendo sempre di più in comunità energetiche, consapevoli che il vantaggio non è solo economico, ma ha un valore più ampio. Labanti e Nanni beneficia tramite Power Energia del 100% dell’energia da fonti rinnovabili, sposando recentemente anche la visione di implementare un impianto di produzione che permetterà di essere totalmente green, in virtù del mix fra l’energia prelevata dalla rete e quella autoprodotta; questa modalità è la strada del futuro e lo sarà sempre di più per molteplici realtà commerciali.

Il prodotto packaging, in alcuni casi è necessario ed in altri superfluo, sta facendo passi notevoli in direzione di Circular Economy (CE) e sostenibilità. Questo modus operandi ci ha spinti a chiedere al Dott. Catania, quale strada sia stata scelta con Labanti e Nanni per essere competitivi – o pionieri -, in questo settore di mercato. “Siamo tutti attori di un processo chiamato transizione energetica che dovrebbe condurci entro il 2050 alla neutralizzazione delle emissioni di CO2. Ogni attore è chiamato a fare la sua parte e sia Power Energia che Labanti e Nanni stanno spingendo verso l’incremento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili: tutta l’attività produttiva dell’azienda viene svolta tramite l’energia rinnovabile fornita da Power Energia. A questo si aggiungono le riflessioni sull’implementazione di un impianto fotovoltaico che permette di ridurre ulteriormente le emissioni di CO2: 45 g/kWh contro 700 g/kWh (emissioni energia fossile). Precisiamo che già oggi l’energia verde favorisce un abbattimento di circa 554 g/kWh che incide sull’energia che necessariamente continuerà ad essere prelevata dalla rete”.

Giocando a fare associazioni, gli abbiamo chiesto quale fosse una musica o una canzone che assocerebbe a Labanti e Nanni ed emerge “Emozioni”, di Lucio Battisti. Ci troviamo a parlare di quanto il mondo delle emozioni abbia spazio in un settore come quello energetico, in un momento così delicato, come la crisi dei prezzi – forse – da poco superata. Catania ci comunica che proprio a seguito della crisi energetica, in affiancamento a paure derivanti anche per la guerra in Russia, lui e il suo staff si sono impegnati in azioni di ascolto ed incoraggiamento dei clienti, anche a sostegno della loro psiche. Questa grande apertura nei confronti del “sentire” ha permesso di instaurare un rapporto di cooperazione: “oggi più che paura c’è la possibilità di fare insieme un percorso. Inaspettatamente siamo riusciti ad instaurare un legame emotivo ed emozionale con soci e clienti perché è nata fiducia reciproca”.

Come cambierà questo settore e l’impiego di energie Green, nei prossimi 5 anni? Domanda molto impegnativa considerando la rapidità dei cambiamenti nel nostro ambiente, specialmente nell’ultimo anno. Sicuramente possiamo considerare il 2022 come un ponte fra il vecchio mondo a combustibili fossili ed uno più sostenibile. La strada è già tracciata, occorre solo capire quanto saremo bravi a non uscirne. Ci sarà una ridefinizione del mix di generazione dell’energia elettrica a livello globale con l’eliminazione del carbone ed una sempre maggiore penetrazione delle rinnovabili. Sarà fondamentale investire maggiori risorse nelle infrastrutture perché se produco tanto con le rinnovabili in una data zona, ma quell’energia in un dato momento mi serve da qualche altra parte, si potrebbero creare dei colli di bottiglia notevoli sulla rete elettrica. Il gas continuerà ad avere un ruolo di primo piano quanto meno per altri 20 anni e le nuove tecnologie quali il biometano e l’idrogeno risulteranno strategiche per ridurre le emissioni di CO2 e diversificare gli approvvigionamenti”.

Inevitabile, dopo questa risposta, non soffermarci sulla “cultura e comunicazione sostenibile” o positive/constructing journalism. Chiediamo, vista la sua esperienza, quanta utilità abbiano i corsi per educare i dipendenti ad essere Green, sia dentro che fuori l’azienda e la risposta che riceviamo è estremamente concreta. La cultura sostenibile va insegnata alle nuove generazioni nelle scuole e parallelamente deve essere ricostruita all’interno delle aziende. Molto spesso le azioni anti-sostenibilità vengono compiute inconsapevolmente a causa dell’assenza della corretta informazione. Diventa fondamentale educare e creare le giuste consapevolezze sul tema partendo dall’assunto che le informazioni non si interiorizzano dall’oggi al domani. Occorre comprendere che la meta è la sopravvivenza del pianeta Terra, siamo chiamati a realizzare una rivoluzione culturale che possa permettere di preservare il pianeta rendendolo vivibile per le generazioni future. Costruire le giuste consapevolezze sul tema è strategico e fondamentale”.

La comunicazione diviene quindi uno strumento facilitatore di questo processo ed intento. Power Energia si dimostra attenta alla divulgazione di notizie positive e non di stampo fatalistico e rende pubblico il Vademecum delle informazioni energetiche, strumento che permette di aiutare a pianificare la spesa con azioni utili e consapevoli, supportando inoltre la condivisione del sito dell’azienda Terna per guidare il cliente – o potenziale – a spendere meno e meglio. Vengono citati anche i webinar periodici che favoriscono la spiegazione del mercato attuale e come essere funzionali nel mercato energetico. Queste azioni a volte favoriscono offerte di altri competitors e nonostante questo possa sembrare un minus, una volta che queste offerte arrivano a scadenza, le realtà che si sono fidate tornano per porre la loro prima firma con Power Energia, iniziando un percorso di crescita reciproca. L’indice di fidelizzazione è del 94%.

Altre attività di comunicazione consistono nella pubblicazione del bilancio di sostenibilità dell’anno 2022. “Si tratta di un’azione che va nella direzione tracciata dalla nostra cooperativa ormai da tanti anni e che si colloca nel solco della sostenibilità. All’interno del nostro bilancio di sostenibilità c’è un’apposita sezione dedicata alle iniziative promosse da Power Energia ed accolte dai soci, e fra queste c’è proprio quella dei Local Heroes che ha visto Labanti e Nanni come uno dei soci protagonisti”.

Molte aziende nella packaging valley si stanno attrezzando per essere sostenibili e la richiesta di prodotti eco è sempre più consistente. Ci auguriamo quindi che in un mondo di tanti colori, “le mosche bianche” possano apparire in numero sempre maggiore.

Grazie dell’attenzione,

Labanti e Nanni

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(Italiano) Adecco e Labanti e Nanni – step 3

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Una storia lunga tre storie.

A seguito della presentazione del progetto Adecco, mediante il quale sono emersi nuovi e nuove dipendenti, siamo qui a condividere l’ultimo capitolo di questo racconto, che è stato capace di coinvolgere molti talenti. Questo successo, come già scritto in passato, è stato possibile grazie alla collaborazione tra la realtà Adecco e i professionisti Labanti e Nanni: Davide FedericoCoordinatore di progetto, Matteo ScanaviniResponsabile e formatore qualitàCiro Brillante, RSPP Responsabile formazione sicurezzaAlfredo LopezResponsabile reparto cartotecnica su macchine e prodotti.

In linea con l’obiettivo 8 di Agenda 2030 Onu, oggi la nostra penna presta la voce a Stefania, Maicol, Natalia e Giuseppe, le figure assunte a seguito della selezione e formazione in sinergia con il partner Adecco.

A tutte e quattro queste figure abbiamo posto le stesse domande e siamo qui a condividere con voi i loro stati d’animo, le aspettative, gli obiettivi ed i risultati attesi, a seguito di questa operazione. Riporteremo le domande poste, in affiancamento a risposte, in alcuni casi singole, in altre miste, al fine di rendere esaustiva la lettura e facilitare la comprensione.

LN: “Cosa ti ha spinto ad aderire al programma LN in collaborazione con Adecco?”

Maicol:Ho visto nel programma un’offerta interessante e mai vista prima. Non mi era mai capitato di sentire di aziende che investono sulla formazione di persone totalmente inesperte del settore. Ho quindi visto una possibilità concreta, di crescita, anche per me. Essere considerato come persona e non solo come individuo con competenze già acquisite, in una società che è sempre più performante, mi è sembrata una grande controtendenza, che ho subito abbracciato e sentito mia. Inoltre, aderire a questo progetto è stato anche un buon modo per crescere professionalmente e formarmi in ambiti nei quali non avevo conoscenze”.

Natalia: “Sono stata spinta ad aderire al programma di formazione, dall’opportunità di crescita, sia umana che professionale, che ho visto in questa offerta. Mi ha inoltre affascinata la possibilità di poter apprendere come collaborare con un’agenzia valida e rinomata come la realtà Adecco, sia per la sua professionalità, sia per il  livello di reputazione, serietà ed affidabilità. Inoltre, il collegamento con una realtà del territorio, nota come la Labanti e Nanni, ha aumentato in modo sostanziale il mio desiderio di partecipazione”.

Giuseppe: “La motivazione che mi ha spinto ad aderire al progetto è di stampo prettamente tecnico. Ho trovato interesse nel settore della cartotecnica e del packaging, al punto che questo mondo mi “ha convinto” a spingermi oltre, ad intraprendere un percorso di crescita professionale e provare ad dare il mio contributo nel mio territorio, in affiancamento alla storica azienda di Anzola”.

LN: “Che obiettivi avevi quando hai iniziato questa esperienza?”

Stefania: “Semplicemente, in due parole: essere assunta. Questo è stato il motore ed il traguardo che mi ero prefissata e che mi ha spinta a mettermi in gioco. E a posteriori, posso dire che ho fatto proprio bene!”.

Maicol: “Il mio obiettivo principale era quello di cercare di apprendere il più possibile dalle nozioni che mi venivano date e farle mie. Inoltre, avevo il desiderio di capire se quella fosse una realtà che facesse per me, visto che non conoscevo il lavoro. Altro obiettivo, forse scontato, era quello di guadagnarmi il posto”.

LN: “Cosa ti senti di aver aggiunto, alla reatà LN?”

Maicol: “Seppur sono solo una singola persona, in un’azienda formata da tanti individui, credo che il mio impegno, seppur modesto, oltre alla volontà costante di imparare sempre più nozioni, possa essere un seme virtuoso, che contribuirà a creare ancora più valore, sia in ambito produttivo, che a livello di relazioni tra colleghi e colleghe”.

LN: “Cosa ti ha lasciato la formazione LN & Adecco?”

Natalia: “Mi ha lasciato una grande senso di completezza. Posso dichiarare che questa è stata la mia prima esperienza formativa, la più completa in assoluto, che fortunatamente ha dato ottimi risultati”.

Stefania: “La formazione ed il progetto mi hanno permessa di sperimentare il coraggio e la libertà di provare cose nuove. Sono stata molto felice di essermi data la possibilità di mettermi in gioco, partecipando ad un’esperienza come questa, che ha permesso a me stessa di conoscermi meglio. Il viaggio si è rivelato bellissimo. Sono emerse tante novità e tante cose da imparare che mi hanno dato l’opportunità reale di crescere e rafforzarmi”.

Maicol: “La formazione a cui ho deciso di partecipare mi ha lasciato molte cose, tra cui la possibilità di entrare in un team di lavoro coeso, quasi familiare e la bellezza di sentire una grande motivazione e “fame” di imparare sempre più cose, finalizzate alla mia crescita personale. Essere parte del team aziendale ha acceso in me il desiderio di poter dare sempre di più alla realtà Labanti e Nanni che ha creduto in me, investendo tempo e risorse per la mia formazione”.

LN: “Credi che sia utile investire nell’area Educational all’interno dell’azienda? Approfondisci motivando sia l’eventuale risposta positiva che negativa. Indica anche contributi e suggerimenti”

Giuseppe: “Credo sia molto utile investire nel mondo educational e le realtà aziendali che si adoperano in questo senso, hanno sicuramente una marcia in più rispetto a quanto è presente, oggi, nel mercato. Avere ed offrire la possibilità di capire come funziona un’azienda, così come cercare di capire il ruolo e l’importanza di ogni singolo operaio, sia che si tratti di mansioni, che di attitudini, sono azioni di estrema importanza per creare una clima ed un team lavorativo a misura di persone”.

Maicol: “Credo che sia molto importante investire nell’area educational perché è molto motivante e stimolante. Con questi percorsi si offre la possibilità di imparare un lavoro nuovo e vedere diverse realtà ed aree produttive, con occhi ed obiettivi sempre differenti. Di fatto, è anche un modo per capire il proprio posto all’interno di un team”.

Natalia:Gli aggiornamenti formativi sono linfa vitale per le aziende ed ogni dipendente formato è una reale risorsa. Approfondire la conoscenza dei bisogni attuali e contribuire in modo concreto ad una produzione attenta alle esigenze ed ai bisogni attuali, sono fattori che possono creare ambienti di lavoro stimolanti ed altamente produttivi”.

Felici di aver dato voce ai protagonisti ed alle protagoniste di questa storia e sperando in una crescita sempre maggiore all’interno dell’azienda, vi diamo appuntamento al prossimo articolo,

Labanti e Nanni

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(Italiano) P di partnership: Labanti e Nanni e Fabiana Ielacqua di épicées design studio

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Design Management, Human and Education Design & Visual Studies.

Labanti e Nanni sta attuando azioni concrete in connessione ad Agenda 2030 Onu, documento che mira a garantire il benessere di tutte le persone, lo sviluppo economico, la protezione dell’ambiente, affrontando aspetti come la pace, lo Stato di diritto e il buongoverno, essenziali per la promozione dello sviluppo sostenibile. L’attuazione dell’Agenda, anche mediante partenariati viene sancito come quinto principio.

In linea col percorso sulle 5P dello Sviluppo Sostenibile ed in approfondimento della P di Partnership, condividiamo il dialogo con la professionista Fabiana Ielacqua, designer e docente, fondatrice di épicées design studio.

Già nel 2017 iniziò la sua partnership con l’azienda Labanti e Nanni, nel ruolo di Coordinatrice dell’ambito marketing e comunicazione social. Questa attività si fermò a seguito della pandemia per trovare una nuova attivazione nell’anno 2022; una collaborazione fruttuosa che si è evoluta anche grazie alle sinergie instauratesi con altre realtà, come la società di consulenza Emineo, con la quale la designer sta portando avanti un progetto molto più ampio rispetto al passato, consistente, per quanto concerne il suo contributo, in maggiori azioni di design strategico e design management.

Proviamo a scendere nel dettaglio, quindi chiediamo a Fabiana Ielacqua di presentarsi, raccontandoci anche del suo percorso professionale.

Sono una designer di relazioni, non progetto oggetti. Nello specifico lavoro in termini di design strategico e design management. In concreto mi trovo ad agire da connettore ed in coordinamento di team – spesso di comunicazione – coinvolti nelle varie progettualità. Traduco bisogni e desiderata con una visione design oriented ed un approccio human-centered. Il mio obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita all’interno delle comunità, favorendo la coesione sociale. Questo tipo di lavoro l’ho modellato sulla base dei miei interessi ed attitudini e trova spazio sia nell’ambito dei Visual & Graphic Studies, sia in quello dell’Education Design e del settore cultura”.

Nel 2013 fonda épicées design studio, studio di progettazione le cui fonti di ispirazione sono state le figure nazionali ed internazionali del mondo del design, la filosofia buddista e la pedagogia della « creazione di valore » di Tsunesaburo Makiguchi. Predilige una progettazione inclusiva, che si occupa di etica e tematiche sociali, legate anche al settore moda.

Collaborazione, crescita, valorizzazione della persona, del patrimonio umano e di archivio sono i suoi obiettivi per questa rinnovata collaborazione con la realtà Labanti e Nanni. Sottolinea inoltre l’importanza di una gestione design oriented della Packaging Valley, come nuovo approccio per valorizzare il territorio e le sue eccellenze.

Le chiediamo quali siano i valori che la accomunano all’azienda Labanti e Nanni e con eleganza risponde: rispetto, onestà, umanità, umiltà e chiarezza. Prosegue raccontandoci che il suo rapporto con l’azienda si è sempre dimostrato fluido, con manifestazioni di estrema fiducia, sin dall’anno 2017, periodo di inizio della prima collaborazione. Sottolinea inoltre la grande concretezza e professionalità delle figure presenti nel board aziendale, capaci di tradurre ogni concept e vision proposta in azioni concrete di fattibilità, con pianificazioni di budget ed applicazioni di risorse umane che hanno permesso un reale sviluppo del settore comunicazione e della formazione all’interno dell’azienda.

Oggi, anche grazie alla stretta collaborazione con Emineo, si trova a progettare in affiancamento a figure sempre più presenti ed attive, capaci di accogliere stimoli culturali dal mondo del design, che non siano solo di natura estetica. Ringrazia della presenza della Dottoressa Katiuscia Valtolina, professionista alla quale riconosce una grande preparazione, oltre che una rara umanità. Condivide inoltre che proprio con la realtà Emineo, di cui la Dottoressa Valtolina è founder assieme al Dott. Nicola Cassoli, stanno pensando a delle soluzioni che possano contribuire a rendere il settore del packaging design maggiormente rispondente alle direttive di Agenda2030 ed al perseguimento dei 17 obiettivi e delle 5P. Queste progettualità prevedono il coinvolgimento di realtà di archivio, centri di documentazione, realtà museali ed enti di formazione, dalle Scuole Secondarie di Secondo grado, alle Accademie ed Università che saranno chiamate ad affiancare Labanti e Nanni nell’anno del suo settantesimo compleanno e – si augura – anche in quelli futuri.

Felici di aver dato valore a queste relazioni e professionalità, vi diamo appuntamento al prossimo articolo,

Labanti e Nanni

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(Italiano) Board Labanti & Company

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Dopo il dialogo con Presidente e Vicepresidente, sono seguite alcune interviste al board aziendale che ci ha fornito una panoramica di ciò che è in programma per l’anno 2023.

Le figure di Andrea FantiResponsabile Commerciale e Massimiliano MugnainiSales Manager, ci hanno illustrato quali sono le azioni che l’azienda ha il desiderio di perseguire, in primis tra tutte, un ventaglio di attività destinate a celebrare i settant’anni di attività.

Numerosi collaboratori e partner sono stati chiamati a lavorare con lo spirito di un vero e proprio collettivo, partecipando a meet settimanali, in presenza e a distanza, finalizzati a costruire azioni che valorizzeranno la produzione, le acquisizioni di strumentazione e macchinari produttivi, le azioni a sostegno del settore Cultura e Design Education, così come la pianificazione di tavole rotonde e momenti informativi aperti a professionist* del settore, delle Accademie e delle Università.

Vi sono anche progettualità per studenti e studentesse della secondaria di secondo grado sino ai gradi superiori.

Fabio FuzziCFO e Responsabile Controllo di gestione ci racconta che oltre al far quadrare il bilancio, obiettivo del nuovo anno è anche quello di capire dove e come fare investimenti, al fine di portare energie sempre nuove in casa Labanti e Nanni e costruire nuove occasioni di crescita.

Se da un lato vi sono azioni che porteranno ad un aumento degli utili nel medio e breve periodo, vi sono anche progettualità, come ad esempio gli investimenti in comunicazione e pianificazione manageriale che richiedono una semina quotidiana, con guadagni, anche in termini di capitale umano, nel medio e lungo termine.

Fuzzi ricorda inoltre l’importanza del lavoro in team, sottolineando la fiducia nel suo team amministrativo, caratterizzato da una competenza tutta al femminile.

Con la figura di Sara DanielliResponsabile Amministrativa abbiamo avuto la possibilità di ripercorrere i momenti di crescita dell’azienda, partendo proprio dal suo inizio come piccola tipografia locale, sino a diventare una solida realtà imprenditoriale capace di restare in attivo anche in momenti di tensione del mercato.

Infine, le figure di Ciro BrillanteResponsabile Sicurezza e Davide FedericoResponsabile Operation/Produzione, sono state preziose per la gestione e l’aiuto in ambito formazione, sia di dipendenti interni che esterni, compresa l’attività svolta con stagisti e stagiste che hanno iniziato nuovamente ad essere parte attiva in azienda. Proprio su questo punto Labanti e Nanni sta valutando come poter soddisfare una sempre maggiore richiesta da parte delle scuole e delle università locali, specializzate prevalentemente in una formazione tecnica e di stampo Design oriented.

Al prossimo articolo,

Labanti e Nanni

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(Italiano) 2023: la visione del Presidente e del Vicepresidente

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Gennaio è stato il mese delle riunioni, delle pianificazioni, della gestione dei budget e delle risorse. Ma non solo, è stato anche il mese dell’analisi, della scrittura e della progettazione.

Una progettualità che ha visto professionalità prevalentemente femminili che operano per l’azienda, cimentarsi in azioni di consulenza continua in ottica win win. L’obiettivo era pensare ad una nuova visione della realtà Labanti e Nanni.

Dove vogliamo arrivare?

Idee e visioni sono state tradotte in parole, mind map e disegni. Sono seguite interviste, fotografie, riprese video ed illustrazioni. Tagliare, incollare, assemblare. Analizzare e ripartire.

Step by step è in costruzione una nuova immagine dell’azienda Labanti e Nanni, compito che il team del marketing, della comunicazione e del design management stanno portando avanti dalla sede di Anzola dell’Emilia, luogo fisico della realtà imprenditoriale, oltre che in modalità itinerante, mediante continue connessioni tra le città di Bologna, Monza e Milano.

In questo anno verranno spente settanta candeline e si tratterà di un compleanno della realtà Labanti e Nanni, celebrato in molteplici eventi, alla presenza di nuovi e vecchi collaboratori/collaboratrici e partner, oltre che alla presenza dei/delle dipendenti e delle loro famiglie.

Impresa e famiglia sono sempre stati due punti cardine delle gestione Labanti e Nanni, temi che hanno portato il board aziendale a focalizzarsi sempre di più sul benessere delle persone e sulla valorizzazione dei loro talenti ed attitudini. E ci hanno spinti a chiedere quale sia la visione del 2023 del Presidente e del Vicepresidente.

Visione 2023 del Presidente e del Vicepresidente

“Una persona felice di ciò che fa, lavorerà sicuramente meglio e con più energia” è il mantra che qualche mese fa ci ha comunicato Cristina Condello, consulente esterna e responsabile del benessere in azienda.

Proprio con l’intento di valorizzare le persone e la loro storia, abbiamo deciso di dialogare direttamente con il board aziendale, partendo da uno dei fondatori: l’Ingegner Bonacini.

In un pomeriggio di sole, una delle menti più vivide e giovani della Labanti e Nanni, ci racconta che ad oggi non sono presenti punti di debolezza capaci di mettere a repentaglio la salute della realtà produttiva. Rassicurandoci, elenca a sostegno del suo pensiero i pilastri sui quali Labanti e Nanni ha costruito la sua solidità professionale, come l’aspetto economico, l’aspetto finanziario, la squadra e quindi il lavoro sulle persone, così come l’acquisizione di nuovi macchinari sempre più performanti, che hanno permesso all’azienda di essere maggiormente solida, in un mercato ricco di cambiamenti e nuove esigenze. Continua Bonacini dichiarando i progetti futuri, come l’obiettivo della crescita in volumi, l’intento di procedere con nuovi investimenti, la valorizzazione del personale e dei macchinari e non escludendo la capacità a livello di portafoglio, di acquisire altre aziende per avere la giusta forza nell’affrontare nuove richieste produttive e sfide manageriali.

Segue Fabio Bonacini, Vicepresidente dell’azienda, il quale ci racconta che in 25 anni di gestione da parte della famiglia Bonacini, Labanti e Nanni ha visto una crescita esponenziale, da una partenza di 10 collaboratori, sino ad arrivare alle 100 e più persone che oggi operano in azienda.

Racconta anche i passaggi societari avvenuti nel tempo, così come gli investimenti attuati, sino agli attuali sviluppi del management; la crescita gestionale è stata espediente per la crescita del personale.

Il Vicepresidente sottolinea che la sua soddisfazione più grande è percepire la felicità dei suoi collaboratori e collaboratrici, la possibilità di vedere il gruppo coeso e con le giuste competenze per lavorare insieme verso il raggiungimento di obiettivi comuni. Percepisce tutto ciò come una vittoria collettiva, nonostante le fatiche emerse lungo il percorso, in direzione degli obiettivi finali.

Rinnova inoltre la sua volontà di mettersi continuamente in gioco, consapevole di aver dato il suo 100% nel presente e nel passato.

Se avesse la possibilità di cambiare qualcosa, rispetto a quanto fatto sino ad ora, condivide che gli piacerebbe assumere un ruolo sempre più strategico, avendo parallelamente la possibilità di offrire un’attenzione sempre maggiore alle persone che lavorano in azienda, ritenendole il bene primario da tutelare e valorizzare. Anche in termini di potenziamento degli aspetti legati alla sicurezza sul lavoro.

A chi volesse svolgere la sua stessa professione, sottolinea l’importanza dello studio e ci racconta del suo percorso di formazione, da un lato in connessione col il settore economico e della gestione aziendale, dall’altro con la conoscenza della persona, area che gli ha permesso di sviluppare conoscenze psicologiche e relazionali, dei singoli oltre che dei gruppi di lavoro.

Racconta inoltre la fortuna avuta lavorando in diversi ambiti aziendali con piccole operatività, azioni che gli hanno permesso di conoscere specifiche tecniche circa gli acquisti, le vendite  e gli aspetti di un prodotto, anche con collegamenti al settore della sostenibilità.

Conclude ricordando l’importanza di una formazione continua, in ottica learning by doing, anche valorizzando l’associazionismo e le relazioni con altri imprenditori e le realtà professionali che potrebbero portare un arricchimento continuo, sia sul campo che fuori dall’azienda.

Sottolinea che il suo è un lavoro impegnativo che lo vede impegnato oltre le 10 ore giornaliere e si sofferma sull’importanza della qualità del tempo, più che della quantità del tempo speso nel proprio lavoro. Invita in primis se stesso a lavorare meno, ma con un’attenzione sempre maggiore alla qualità, valorizzando il benessere personale e familiare.

Siamo solo al primo mese dell’anno e siamo davvero pieni di storie da raccontarvi.

Ci vediamo al prossimo articolo.

Grazie per il vostro tempo,

Labanti e Nanni

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Partenariats Emineo : valeur et expertise

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Continuano i nostri articoli legati alla presentazione delle realtà partner che abbiamo scelto di avere al nostro fianco, anche per il futuro anno.

Questa storia, sempre connessa alle 5P di Agenda 2030 ONU, vede protagoniste persone, partnership ed azioni virtuose, in direzione della prosperità. Il rapporto con Emineo, partner Bolognese dal 2015 al 2018 della nostra azienda, nasce proprio dalla volontà dell’Ingegnere Bonacini.

Per cercare di essere il più chiari possibile con i nostri lettori e lettrici, abbiamo deciso di intervistare le figure che stanno dietro ad Emineo, la Dott.ssa Katiuscia Valtolina ed il Dott. Nicola Cassoli, ai quali abbiamo chiesto di descrivere brevemente la loro società.

Con grande disponibilità e precisione ci raccontano che Emineo è una realtà imprenditoriale bolognese che si occupa di studiare e realizzare progetti di sviluppo commerciale. Punto di partenza della progettualità sono lo studio di dati raccolti mediante indagini di mktg e l’ascolto del mercato, oltre alle competenze in materia di tecniche di marketing strategico e di direzione commerciale. Emineo è formato da un gruppo di professionisti che nell’estate 2022 sono stati ricontattati dall’Ing. Bonacini, spinto dal desiderio di riaprire un dialogo concreto e fattivo. Con molto orgoglio la realtà Emineo ha risposto positivamente a questa richiesta, arrivando ad accettare l’incarico di accompagnare l’azienda Labanti e Nanni in un percorso che si svilupperà lungo tutto il 2023. Per tale percorso verranno messi in campo strumenti, persone e soprattutto azioni.

Partnership emineo e labanti e nanni
Partnership emineo e labanti e nanni

Le competenze della realtà bolognese saranno al servizio della nostra azienda, storica realtà produttiva del territorio bolognese, per scrivere insieme una progettualità attenta alla sostenibilità, all’ambiente, alle persone, al presente ed al futuro.  Questa visione è strettamente in linea con le 5P e gli Obiettivi SDG, Agenda 2030 ONU che prevedono, attraverso l’applicazione di uno o più dei diciassette obiettivi presenti in agenda, un cambiamento su piccola e/o larga scala, all’interno di tutti i paesi che a livello globale, hanno siglato l’accordo. Labanti e Nanni, anche in affiancamento a diversi partner che ne condividono gli stessi intenti, si pone come realtà attiva nello scrivere una nuova storia all’interno della Packaging Valley.

La risposta positiva da parte della realtà Emineo è avvenuta anche per la grande fiducia nell’imprenditore illuminato – definizione che la realtà partner usa molto spesso nei confronti dell’Ingegnere Bonacini, figura che sovente investe nelle persone e nel territorio. Altro fattore che ha contribuito “al si”, è stato l’amore per il territorio ed il desiderio di renderlo ancora più prospero e bello: trattasi dei luoghi della Packaging valley, sito nel quale la stessa Emineo è parte attiva, essendo bolognese. Ultimo fattore che ha contribuito al si, è il legame con il packaging flessibile ed il mercato, mondo nel quale la realtà Emineo si muove da anni con competenza, scioltezza ed affidabilità.

Guardando dentro al mondo del packaging design si scopre un universo che sempre più deve essere orientato ad una grande attenzione per l’ambiente, alla sostenibilità dei materiali e delle risorse impiegate e quindi alle nuove tecnologie produttive. E tutto questo corrisponde con i valori che guidano i fondatori Emineo nelle loro attività.

Prosegue la loro condivisione: “il nostro obiettivo per il 2023 con Labanti e Nanni è quello di aggiungere valore al dialogo tra l’azienda ed il mercato. Realizzeremo questo scopo attraverso azioni di indagine e di conoscenza con il mercato oltre che di analisi, organizzazione ed utilizzo delle informazioni raccolte. Altro obiettivo, a cascata, è il miglioramento dei risultati aziendali”. La realtà di consulenza ha infatti sempre creduto nel fare rete e nella potenza del referral, strumenti efficaci per chi ha del valore da aggiungere alle relazioni.

Alla domanda “quale parola donereste all’azienda e perchè”, da Emineo rispondono con due parole: visione e Data Driven. Proseguono illustrando i perchè di questa scelta: “la visione che è quella imprenditoriale di non fermare mai gli investimenti su nuove tecnologie, sulle persone e sugli strumenti di dialogo con territorio e mercato, mentre Data Driven è la modalità guidata dai dati e dall’uso delle informazioni per mettere in campo azioni efficaci e mirate. Il termine visione ha anche una seconda accezione legata al rinnovato incontro con l’Ing. Bonacini. Antonio Bonacini è un uomo che, per età, potrebbe dedicare il suo tempo alle sue passioni e “ai nipotini”, ma la sua natura di imprenditore illuminato lo porta con rinnovato spirito e con una visione innovativa – appunto – a dedicarsi alla valorizzazione delle persone che ogni giorno, con dedizione portano avanti l’attività dell’azienda. Questa è l’attenzione che vorremmo trovare in ognuna della aziende con cui collaboriamo”.

Una parola che la realtà Emineo si porta a casa dalla relazione professionale con Labanti e Nanni, al termine dell’anno 2022 è fiducia. Trattasi di uno degli ingredienti base per ogni relazione sana, di qualsiasi tipo e proprio la fiducia ha permesso a Labanti e Nanni di rinnovare la collaborazione con Emineo.

Concludiamo il nostro dialogo con un approfondimento del termine educazione al valore. Cosa significa per Emineo questo concetto?

Lo colleghiamo al valore della competenza. Trattasi di un valore certamente condiviso con tutto il Board direttivo Labanti e Nanni e lo dimostrano le attività che stiamo pianificando per il nuovo anno, oltre a quelle già realizzate negli anni precedenti – in collaborazione con istituti scolastici del territorio e con UniBo – volte proprio alla formazione professionalizzante, al supportare iniziative che valorizzano la competenza e la sua espressione come valore.

Ringraziandovi per la vostra attenzione, vi auguriamo “Buone feste” e vi diamo appuntamento al prossimo articolo,

Labanti e Nanni

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Benessere, essere che sta bene

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Lo stiamo ripetendo spesso, le realtà le fanno le persone e ciò avviene anche in Labanti e Nanni.

Succede oramai da quasi settant’anni, ed il prossimo 2023 saranno settanta candeline che verranno spente in quel di Anzola Emilia. Le aziende le fanno le persone, anche con la realizzazione di partnership virtuose.

Ed in Labanti e Nanni ciò avviene da quasi settant’anni.

Oggi raccontiamo la storia imprenditoriale di diverse menti alla dirigenza dell’azienda, figure che hanno deciso di lavorare sul benessere e sulle persone, valorizzando ogni singolo individuo, al punto da permettere a Labanti e Nanni di essere una delle realtà produttive più importanti della Packaging Valley.

Questa storia nasce nel 2016 e vede il coinvolgimento di una figura femminile, la Professionista Cristina Condello, chiamata a dialogare dall’Ingegnere Bonacini.

“A Natale del 2016 mi chiama Antonio Bonacini e mi invita a fare due chiacchiere. Da quell’incontro e dall’esigenza di fare formazione in Labanti e Nanni, parte il nostro progetto. L’obiettivo era quello di occuparsi di far crescere le persone con una formazione « su misura » e “sulle competenze trasversali”.

A pochi giorni dal 2023, Accademia del Benessere condivide il motto pensato per il prossimo anno: “Quando la mia azienda sta bene, sto bene anch’io, e quando io sto bene, sta bene la mia azienda”. Comunicazione, squadra, team building sono i temi attorno ai quali si progetta in ottica di benessere organizzativo, modalità di estremo vantaggio sia per lavoratori che per le imprese. 

Labanti e Nanni Cristina Condello Benessere organizzativo

Lo staff comunicazione e marketing di Labanti e Nanni apre un armonioso dialogo con l’imprenditrice bel benessere, alla quale pone la seguente domanda: “Il mondo del packaging design è inclusivo?”.

“Se per inclusivo si intende la possibilità di far lavorare persone di ogni genere, di ogni etnia, di ogni cultura, e di ogni provenienza sociale, la risposta è si”. Questa la voce di Condello che ha sperimentato – in primis su se stessa – il significato di “benessere, ovvero essere che sta bene”. In sede di intervista, risponde con tempestività: “la mia passione nasce da un’esperienza diretta. Prima di intraprendere la professione di formatrice e consulente ero un’imprenditrice; frequentando innumerevoli corsi per formare me stessa ho imparato che se le persone stanno bene lavorando, producono di più, fanno meno assenze e l’impresa cresce. Ho applicato questo sapere nella mia azienda, con soddisfazione”.

Abbiamo detto che questa è una storia di partnership, ma trattasi anche di un racconto nel quale sono presenti le persone, il pianeta, la prosperità e la pace. Queste cinque parole rappresentano le 5P di Agenda 2030 Onu, documento che suscita notevole interesse per dirigenza Labanti e Nanni, al punto da essere applicato nella quotidianità produttiva.

Nel corso della collaborazione con la professionista Condello, Founder di Accademia del Benessere, le 5P sono state perseguite con un coinvolgimento totale delle persone presenti in azienda. 

Dal dialogo affiora il ricordo del Laboratorio Creativo, progettualità insignita del primo premio Olivetti per l’eccellenza della formazione in Italia, nel 2018. Tale progetto è stato applicato presso altre aziende con ottimi risultati ed è stato così descritto dalla fondatrice: “è una modalità di coinvolgimento formativo che allinea tutti sullo stesso piano, con persone provenienti da tutti i reparti. Lo scopo è quello di trovare soluzioni alle difficoltà interne alla fabbrica ed in restituzione vengono prodotti progetti che migliorano il benessere organizzativo”. 

Una progettualità al servizio delle persone, capace di contribuire alla felicità personale e collettiva.

Proprio parlando di persone, chiediamo alla formatrice quale sia la più grande soddisfazione vissuta all’interno dell’azienda e senza grandi attese, questa la risposta che riceviamo: “una persona che non stava più bene in azienda da un po’ di tempo, ha partecipato ad un corso sulla leadership insieme ai suoi colleghi dello stesso livello di responsabilità. Il suo atteggiamento negli ultimi tempi era negativo e privo di entusiasmo.

Durante il corso è scattato un click, si è illuminato il suo sorriso, ha compreso alcune cose; dopo qualche giorno l’ho incontrato in azienda, mi ha abbracciata e mi ha ringraziata per averlo aiutato a capire che il cambiamento doveva partire da dentro se stesso”.

Altra strada che potrebbe aprirsi a livello di formazione e benessere, è la possibilità di lavorare sulla comunicazione interpersonale, mediante team building esperienziali. Tale azione potrebbe contribuire alla realizzazione dell’Obiettivo per il 2023 della formatrice, ovvero la creazione a livello collettivo di una nuova Identità personale e professionale, in linea con i valori dell’impresa. Segue inoltre il desiderio di aiutare ogni persona ed ogni gruppo di lavoro a sviluppare consapevolezza di sè, del proprio valore e del proprio potenziale da esprimere. Tutte queste azioni contribuiscono allo sviluppo della totalità delle persone presenti all’interno dell’azienda, oltre che di un forte senso di appartenenza.

Proprio parlando di identità, le chiediamo di associare l’azienda ad un animale ed emerge questa interessante visione: “Labanti e Nanni per me sarebbe un gufo, perchè è potente e inarrestabile. Il suo volto ruota quasi di 360° per vedere bene cosa succede intorno, possiede inoltre una vista raffinatissima. Altra importante caratteristica è quella di essere un genitore amorevole con i suoi piccoli”.

In associazione ad un animale così nobile, vi ringraziamo per la lettura e ci auguriamo di condividere con voi altre storie felici e di persone che lavorano in direzione benessere.

Labanti e Nanni

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