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Formazione, benessere e innovazione: investiamo sul capitale umano

Da tempo ripetiamo che le persone sono lo specchio dell’ambiente in cui vivono. Un’azienda, un’organizzazione, un’istituzione funzionano se “funzionano” le persone al loro interno, se hanno la possibilità di esprimersi, di essere ascoltate e di orientarsi ed essere orientate presso palcoscenici e luoghi che le possano valorizzare.

Vi sono tanti ambiti che sostengono questa teoria, dal buddismo di Nichiren Daishonin, che col termine esho-funi indica la non dualità di vita e ambiente, promuovendo una visione della vita estremamente interconnessa tra microcosmo e macrocosmo. La desertificazione dell’ambiente naturale corrisponde esattamente alla desertificazione spirituale della vita interiore degli esseri umani. A seguire, vi sono le teorie legate alla crescita personale, alla fisica quantistica, alla biologia.

Anche il mondo della formazione sta dando sempre più spazio ad una visone olistica, al punto da divulgare in tutta la comunità europea quelle che vengono definite LifeComp – un’insieme di competenze che possono aiutare a diventare più resilienti e a gestire le sfide e i cambiamenti nella vita personale e professionale in un mondo in continua evoluzione.

In una continua mutua connessione, questi cambiamenti coinvolgono formatori e studenti che in uno scambio reciproco, spesso possono assumere il ruolo di chi forma – e di chi viene formato – più volte, anche nello stesso momento.

Proprio il Consiglio europeo, l’istituzione dell’UE che definisce le priorità e gli orientamenti politici generali dell’Unione europea, ha investito in campagne di sensibilizzazione e azioni di formazione volte a molteplici Istituzioni, al fine di garantire degli strumenti capaci di creare delle comunità sempre più virtuose e a misura di esseri umani.

I membri del Consiglio europeo sono i capi di Stato o di governo dei 27 Stati membri dell’UE, il presidente del Consiglio europeo e il presidente della Commissione europea. La tutela e la cura della persona diviene quindi un’affare globale, di importanza collettiva, su ampia scala territoriale.

In riferimento al LifeComp offriamo un quadro concettuale caratterizzato da 3 competenze ” Personali, sociali e imparare ad imparare” ciascuna ripartita, a sua volta, in altre 3 competenze. Queste “possono aiutare le persone a diventare più resilienti e a gestire le sfide e i cambiamenti nella loro vita personale e professionale in un mondo in continua evoluzione” (Riferimento qui)

Di seguito le 9 competenze:

PERSONALI

  1. Autoregolazione: consapevolezza e gestione di emozioni, pensieri e comportamenti
  2. Flessibilità: capacità di gestire le transizioni e l’incertezza e di affrontare le sfide
  3. Benessere: ricerca della soddisfazione nella vita, cura della salute fisica, mentale e sociale e adozione di uno stile di vita sostenibile

SOCIALI

  1. Empatia: la comprensione delle emozioni, delle esperienze e dei valori di un’altra persona e il saper dare risposte appropriate
  2. Comunicazione: utilizzo di strategie di comunicazione pertinenti, di codici e strumenti specifici a seconda del contesto e del contenuto
  3. Collaborazione: impegno in attività di gruppo e lavoro di squadra in cui si riconoscono e rispettano gli altri

IMPARARE AD IMPARARE

  1. Mentalità di crescita (Growth mindset): credere nel potenziale proprio e degli altri di imparare e progredire continuamente
  2. Pensiero critico: capacità di valutare informazioni e argomenti per sostenere conclusioni motivate e sviluppare soluzioni innovative
  3. Gestione dell’apprendimento: pianificazione, organizzazione, monitoraggio e revisione del proprio apprendimento

Anche in Labanti e Nanni, viene dedicata grande importanza alla formazione e al benessere dei dipendenti, con percorsi, seppur con terminologie differenti, in sinergia con quanto dichiarato fino ad ora.

Le attività formative attive in azienda sono realizzate in collaborazione con Accademia del Benessere ed hanno visto anche per il mese di luglio momenti di incontro e formazione guidati dalla professionista Cristina Condello.

Riprendendo le parole di Accademia del Benessere, condividiamo una sessione di lavoro – visibile cliccando qui – e le impressioni della realtà formatrice:

“Immaginate un luogo di lavoro in cui ogni membro del team si sente ascoltato, rispettato e capito. Un ambiente in cui le idee e le opinioni di ognuno contano e vengono prese in considerazione. Questo è ciò che possiamo ottenere se promuoviamo la formazione su ascolto attivo e comunicazione assertiva.

Cristina Condello ha organizzato gruppi di lavoro specifici su questi temi, per fornire gli strumenti necessari per migliorare le proprie abilità comunicative.

Gli incontri periodici con i collaboratori di Labanti e Nanni permettono ai partecipanti di condividere esperienze, scambiare consigli pratici e acquisire nuove competenze”.

In una società e in un periodo storico nel quale l’interesse per il benessere delle persone sta aumentando sempre più, ci auguriamo, nel nostro piccolo, di creare una realtà produttiva nella quale possa trionfare l’armonia, la cooperazione e la libera espressione tra individui, con una valorizzazione di attitudini e talenti.

Grazie alla realtà Accademia del Benessere per affiancarci in questa avventura.

Al prossimo articolo,

Labanti e Nanni

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Adecco e Labanti e Nanni, step 2

Una storia lunga tre storie.

Il successo delle assunzioni in Labanti e Nanni, attivate grazie alla collaborazione con Adecco, sono state possibili anche e soprattutto mediante la collaborazione delle seguenti figure aziendali: Davide FedericoCoordinatore di progetto, Matteo ScanaviniResponsabile e formatore qualitàCiro Brillante, RSPP Responsabile formazione sicurezzaAlfredo LopezResponsabile reparto cartotecnica su macchine e prodotti.

Abbiamo avuto la possibilità di dialogare direttamente con alcuni di loro con l’obiettivo di capire quali siano stati i punti di forza di questa partnership win win. Il primo scambio è avvenuto con Davide Federico, figura che ha organizzato l’intera iniziativa, oltre ad essersi occupato  della formazione trasversale, collegata alle politiche aziendali, Lean 5S,  progetto benessere ed altre azioni che la realtà Labanti e Nanni ha attivato dall’anno 2021 a seguire.

Dal Coordinatore di progetto emerge che potenzialmente, su 10 candidati, avanza a livello professionale chi possiede le seguenti caratteristiche: proattività, capacità di lavoro di squadra, propensione al cambiamento, umiltà e molta curiosità. A seguire apre una parentesi anche sulle figure che hanno la possibilità di entrare in azienda con fini formativi, come stagisti e stagiste, interessati a “compiti di realtà” e sperimentazione sul campo. Ritiene che tali risorse umane sarebbero utili in molteplici aree aziendali e puntualizza quanto sia doveroso dare un contributo ed un aiuto, anche di tipo “sociale”, ai giovani studenti e studentesse che stanno ancora formandosi all’interno di Istituti Secondari di Secondo grado, Università ed Accademie.

Sottolinea inoltre di non essere un formatore ma, essendosi spesso trovato a dover formare persone, ha imparato che il momento formativo deve essere coinvolgente e dinamico per ogni figura coinvolta, ritenendo importate l’interazione con i partecipanti. Dall’esperienza con Adecco condivide di aver  sviluppato una maggiore consapevolezza: “le persone, se formate nel modo corretto apprezzano, e si inseriscono molto meglio in azienda”.

Ciro Brillante ci racconta, in qualità di RSPP, del suo contributo formativo, avvenuto in occasione della selezione dei candidati selezionati da Adecco. Opportunità che ha permesso all’azienda, oltre ogni aspettativa, di avere quattro nuovi assunti.

“Mi sono occupato della formazione delle risorse in materia di sicurezza sul lavoro, con focus specifici sulle procedure di sicurezza, sui diritti ed i doveri del lavoratore, sul corretto utilizzo dei DPI e sulle misure da adottare in caso di emergenza. Un nuovo collaboratore dovrebbe sempre dimostrare di possedere doti quali la disponibilità, l’umiltà, l’entusiasmo e la propensione al lavoro di squadra”.

Con queste parole, Brillante sottolinea l’importanza delle soft skills, competenze  che a suo avviso risultano preziose e spendibili in maniera tangibile anche in un ambito trasversale, come quello della sicurezza.

Per Brillante inoltre, una risorsa che dispone di queste basi può acquisire conoscenze tecniche con grande facilità. Anche con lui si apre una finestra sull’argomento stagisti e condivide con noi che dalla sua esperienza, l’area aziendale che maggiormente potrebbe trarre giovamento dall’inserimento di queste figure sia quella della Cartotecnica, in particolare il reparto Piega-incolla ed il reparto Confezione. Gli chiediamo di approfondire e con grande disponibilità ci risponde: “Queste aree sono meno “specifiche” rispetto ad altre, in cui sono richieste particolari competenze tecniche pregresse. In Cartotecnica uno stagista può, in poco tempo, apprendere abilità e procedure di lavoro spendibili in molti ambiti, anche diversi tra loro”.

Nel medesimo reparto si  sono rivelate preziose le azioni formative di Alfredo LopezResponsabile reparto cartotecnica su macchine e prodotti, che si trova in linea con la visione di Brillante: “si può definire una risorsa, la persona che possiede voglia di lavorare e predisposizione nel fare gruppo. La tecnica, così come il grado di appartenenza, si possono costruire”.

Sottolinea inoltre che per passare dal reparto produttivo al reparto office, sia di fondamentale importanza la conoscenza globale della produzione svolta in azienda, al fine di avere professionisti e professioniste in grado di conoscere al meglio il settore del packaging design.

Emerge quindi un’azienda dinamica, dove si lavora in modalità interdisciplinare, valorizzando competenze e talenti, anche provenienti da settori diversi. Da molto tempo infatti l’ambito della formazione risulta di interesse per Labanti e Nanni, predisposizione che ha portato l’azienda ad attuare percorsi di formazione del personale, come la nota partnership con Accademia del Benessere o come le azioni a sostegno del settore cultura, nello specifico di stampo design oriented, attivate con la realtà Emineo e la designer e docente Fabiana Ielacqua, fondatrice dello studio Épicées, specializzato in azioni di Design Management, Education Design e Visual Communication.

In linea con quanto attuato pre e post pandemia, anche la collaborazione con Adecco rispecchia l’interesse finalizzato alla formazione delle persone ed alla valorizzazione dei talenti.

Sempre Lopez condivide un’ultima riflessione sull’importanza emersa dalla partnership formativa con la realtà Adecco: “gestire la formazione in modalità strutturata permette di poter conoscere meglio le persone, senza correre il rischio di giudicare in maniera tempestiva. Azione che genera maggiori sbagli”.

A tutti i formatori coinvolti chiediamo che rapporto hanno col settore della formazione ed emergono risposte sensibili, spesso connesse al benessere collettivo. Investire in ambito formativo è sempre una nobile causa per valorizzare le persone e vedere incrementare la produttività. Chi è felice, lavora meglio e produce di più!

“Ho avuto la fortuna di lavorare per una grande multinazionale che aveva un’Accademia di formazione propria, con docenti di altissimo livello e posso testimoniare che è un esperienza molto utile ai fini della professionalizzazione dei dipendenti. Sarebbe bello poter potenziare un’area Educational in Labanti e Nanni, proponendo azioni similari, adattate alle dimensioni aziendali.”

Davide FedericoCoordinatore di progetto

“Sono molto legato al mondo della formazione, azione che mi permette ogni volta di mettermi in gioco. Prima di approdare in Labanti e Nanni lavoravo all’interno di una società di consulenza per la quale mi occupavo proprio della formazione sul lavoro. Ritengo importante formare in maniera adeguata il personale aziendale a 360°. All’inizio del mio percorso l’errore che tendevo a commettere nelle vesti di docente era quello di essere generico nella trattazione. Ho imparato l’importanza della concretezza e dell’incisività, condividendo con le persone che ho la possibilità di seguire, esempi ed episodi sempre più tangibili ed efficaci, legati ad un settore ancora troppo spesso non considerato con la dovuta attenzione all’interno di aziende, enti e realtà di varie tipologie.”

Ciro Brillante, RSPP Responsabile formazione sicurezza

“Quando ho iniziato il mestiere di cartotecnico non veniva mai insegnato con veri e propri percorsi didattici, si imparava guardando e senza intralciare l’operatore. Questa metodologia ritengo che oggi, ma forse anche ieri, sia alquanto obsoleta. Penso sia indispensabile investire nella formazione e quindi nell’area Educational che la nostra azienda in un certo qual modo sta già attivando. Il lavoro di cartotecnica, così come quello di stampa, viene insegnato in pochissime scuole specializzate, che sempre di più stanno scomparendo. Trovare quindi un giovane con attitudini è un’azione che oggi – spesso – si attua cercando in altre aziende del nostro stesso settore. Ottimo dare spazio ad altri ambiti e nuove modalità formative, come la partnership con Adecco ci ha fatto scoprire”.

Alfredo LopezResponsabile reparto cartotecnica

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Labanti e Nanni

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Fare squadra per lavorare meglio e crescere insieme

Ci possono essere diversi motivi per cui un’azienda cresce. Quelli principali, però, sono sempre due: le capacità di chi la dirige e la qualità delle persone che vi lavorano tutti i giorni. Senza volerla mettere troppo sui paragoni sportivi, si potrebbe dire che una buona azienda è come una squadra ben affiatata, in cui c’è uno staff dirigenziale attento e ambizioso, un allenatore che studia le strategie migliori e si fa seguire e giocatori che si allenano bene mettendo in campo il meglio di quanto possono dare a ogni partita. Non è un caso se sempre più spesso si parla di “team building”, cioè la costruzione del gruppo, anche riferendosi alle varie componenti di un’azienda.

Labanti & Nanni, da quasi due anni, pone ancora più attenzione alla formazione dei dipendenti e dei collaboratori, allo scopo proprio di creare quello spirito di squadra e quell’armonia che permettono di migliorare sia la qualità della vita e del benessere in azienda che di porre le basi per lo sviluppo e la crescita, sia individuale che di tutto il gruppo.

Una consulente che fa crescere le persone e le aziende

Nel perseguire questo obiettivo Labanti & Nanni si avvale della consulenza di Cristina Condello, imprenditrice e formatrice che, con la sua “Accademia del benessere”, si dedica da oltre 10 anni a far crescere le aziende insieme alle persone che le animano.

“Il mio lavoro è dare consigli e affiancare gli imprenditori e i manager per aiutarli a gestire meglio il patrimonio rappresentato dai loro collaboratori, a dare valore alle persone che lavorano per loro, individuando i talenti o anche coloro che potrebbero rendere meglio, nella direzione voluta dall’azienda, solo se posti in determinate condizioni – spiega Cristina -. Abbiamo iniziato il nostro lavoro a gennaio 2017 con un colloquio individuale con tutto il personale di Labanti & Nanni, per poter ricavare un profilo delle persone che compongono l’azienda. Rispettando ovviamente i dati sensibili di ciascuno, questo mi ha permesso di ricavare un profilo di massima sulle varie personalità e attitudini. Dopodiché ho svolto un test sul benessere percepito dai lavoratori in Labanti & Nanni, ottenendo un risultato positivo e indicazioni su dove andare eventualmente a migliorare. La fase successiva è stata proporre attività di incontro e confronto tra i dipendenti. Questa è una cosa molto importante da fare perché capita molto spesso che, pur condividendo tutti i giorni lo stesso ambiente lavorativo, non ci si conosca reciprocamente quasi per nulla”.

Risolvere insieme i problemi rafforza lo spirito di gruppo

Le attività proposte da Cristina Condello sono laboratori creativi di 2 ore ciascuno a cui partecipano gruppi di 8 persone per volta. “Oltre che a conoscersi meglio servono a risolvere insieme, a volte in maniera inedita e creativa, dei problemi concreti che possono presentarsi durante il lavoro – prosegue Cristina -. Si parte evidenziando una difficoltà, poi si analizza insieme come si potrebbe risolverla e si elabora quindi una soluzione che viene poi realmente sottoposta al responsabile di produzione. Questi laboratori sono molto importanti per stimolare la comunicazione, la condivisione e la collaborazione, creando un gruppo”. Circa ogni tre mesi viene poi fatta una riunione generale, a cui partecipano il management e tutti i dipendenti, per condividere i dati aziendali, e fare il punto sui risultati dei vari laboratori.

Il team building preparando i tortellini insieme

A Natale 2017 è stata fatta una particolare attività di team building: “Abbiamo fatto tutti insieme la sfoglia e i tortellini, con l’aiuto delle sfogline bolognesi – racconta la consulente di Labanti & Nanni -. Hanno partecipato praticamente tutte le persone dell’azienda ed è stato molto divertente, anche chi non aveva mai tirato la sfoglia in vita sua si è messo alla prova con farina, uova e mattarello e poi tutti a chiudere i tortellini. Alla fine la squadra di Labanti & Nanni ha lavorato come una grande batteria della cucina di un ristorante e abbiamo mangiato i tortellini che tutti avevamo preparato”.

Nel 2018 si sta ripetendo il modello formativo sperimentato l’anno passato, con focus dedicati a specifici argomenti come la comunicazione interpersonale, la gestione del tempo e delle persone, del telefono, ecc… Per la fine dell’anno è prevista un’altra inedita e coinvolgente attività di team building.

“In molte circostanze mi avvalgo della collaborazione di esperti o di professionisti impegnati nei più diversi campi – aggiunge -. Ad esempio le sfogline, ma con altre aziende di cui sono consulente ci siamo rivolti a orchestre, cori, organizzatori di gare di orienteering…”.

“La visione lungimirante è la forza di Labanti & Nanni”

Dopo quasi due anni di diretta conoscenza della nostra azienda, Cristina Condello si è potuta fare un’idea abbastanza precisa di ciò che la contraddistingue: “È un’azienda ben condotta e ben organizzata, fatto già questo non banale. C’è una forza vendita molto determinata e una visione lungimirante da parte di tutti, non solo del management. Questi sono alcuni dei motivi della crescita degli ultimi anni, pur in un settore un po’ penalizzato dal mercato. Ci sarà un motivo se in poco tempo si sono praticamente raddoppiati i dipendenti e se si prevede di allargare ancora la forza lavoro”.

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