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(Italiano) 2023: la visione del Presidente e del Vicepresidente

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Gennaio è stato il mese delle riunioni, delle pianificazioni, della gestione dei budget e delle risorse. Ma non solo, è stato anche il mese dell’analisi, della scrittura e della progettazione.

Una progettualità che ha visto professionalità prevalentemente femminili che operano per l’azienda, cimentarsi in azioni di consulenza continua in ottica win win. L’obiettivo era pensare ad una nuova visione della realtà Labanti e Nanni.

Dove vogliamo arrivare?

Idee e visioni sono state tradotte in parole, mind map e disegni. Sono seguite interviste, fotografie, riprese video ed illustrazioni. Tagliare, incollare, assemblare. Analizzare e ripartire.

Step by step è in costruzione una nuova immagine dell’azienda Labanti e Nanni, compito che il team del marketing, della comunicazione e del design management stanno portando avanti dalla sede di Anzola dell’Emilia, luogo fisico della realtà imprenditoriale, oltre che in modalità itinerante, mediante continue connessioni tra le città di Bologna, Monza e Milano.

In questo anno verranno spente settanta candeline e si tratterà di un compleanno della realtà Labanti e Nanni, celebrato in molteplici eventi, alla presenza di nuovi e vecchi collaboratori/collaboratrici e partner, oltre che alla presenza dei/delle dipendenti e delle loro famiglie.

Impresa e famiglia sono sempre stati due punti cardine delle gestione Labanti e Nanni, temi che hanno portato il board aziendale a focalizzarsi sempre di più sul benessere delle persone e sulla valorizzazione dei loro talenti ed attitudini. E ci hanno spinti a chiedere quale sia la visione del 2023 del Presidente e del Vicepresidente.

Visione 2023 del Presidente e del Vicepresidente

“Una persona felice di ciò che fa, lavorerà sicuramente meglio e con più energia” è il mantra che qualche mese fa ci ha comunicato Cristina Condello, consulente esterna e responsabile del benessere in azienda.

Proprio con l’intento di valorizzare le persone e la loro storia, abbiamo deciso di dialogare direttamente con il board aziendale, partendo da uno dei fondatori: l’Ingegner Bonacini.

In un pomeriggio di sole, una delle menti più vivide e giovani della Labanti e Nanni, ci racconta che ad oggi non sono presenti punti di debolezza capaci di mettere a repentaglio la salute della realtà produttiva. Rassicurandoci, elenca a sostegno del suo pensiero i pilastri sui quali Labanti e Nanni ha costruito la sua solidità professionale, come l’aspetto economico, l’aspetto finanziario, la squadra e quindi il lavoro sulle persone, così come l’acquisizione di nuovi macchinari sempre più performanti, che hanno permesso all’azienda di essere maggiormente solida, in un mercato ricco di cambiamenti e nuove esigenze. Continua Bonacini dichiarando i progetti futuri, come l’obiettivo della crescita in volumi, l’intento di procedere con nuovi investimenti, la valorizzazione del personale e dei macchinari e non escludendo la capacità a livello di portafoglio, di acquisire altre aziende per avere la giusta forza nell’affrontare nuove richieste produttive e sfide manageriali.

Segue Fabio Bonacini, Vicepresidente dell’azienda, il quale ci racconta che in 25 anni di gestione da parte della famiglia Bonacini, Labanti e Nanni ha visto una crescita esponenziale, da una partenza di 10 collaboratori, sino ad arrivare alle 100 e più persone che oggi operano in azienda.

Racconta anche i passaggi societari avvenuti nel tempo, così come gli investimenti attuati, sino agli attuali sviluppi del management; la crescita gestionale è stata espediente per la crescita del personale.

Il Vicepresidente sottolinea che la sua soddisfazione più grande è percepire la felicità dei suoi collaboratori e collaboratrici, la possibilità di vedere il gruppo coeso e con le giuste competenze per lavorare insieme verso il raggiungimento di obiettivi comuni. Percepisce tutto ciò come una vittoria collettiva, nonostante le fatiche emerse lungo il percorso, in direzione degli obiettivi finali.

Rinnova inoltre la sua volontà di mettersi continuamente in gioco, consapevole di aver dato il suo 100% nel presente e nel passato.

Se avesse la possibilità di cambiare qualcosa, rispetto a quanto fatto sino ad ora, condivide che gli piacerebbe assumere un ruolo sempre più strategico, avendo parallelamente la possibilità di offrire un’attenzione sempre maggiore alle persone che lavorano in azienda, ritenendole il bene primario da tutelare e valorizzare. Anche in termini di potenziamento degli aspetti legati alla sicurezza sul lavoro.

A chi volesse svolgere la sua stessa professione, sottolinea l’importanza dello studio e ci racconta del suo percorso di formazione, da un lato in connessione col il settore economico e della gestione aziendale, dall’altro con la conoscenza della persona, area che gli ha permesso di sviluppare conoscenze psicologiche e relazionali, dei singoli oltre che dei gruppi di lavoro.

Racconta inoltre la fortuna avuta lavorando in diversi ambiti aziendali con piccole operatività, azioni che gli hanno permesso di conoscere specifiche tecniche circa gli acquisti, le vendite  e gli aspetti di un prodotto, anche con collegamenti al settore della sostenibilità.

Conclude ricordando l’importanza di una formazione continua, in ottica learning by doing, anche valorizzando l’associazionismo e le relazioni con altri imprenditori e le realtà professionali che potrebbero portare un arricchimento continuo, sia sul campo che fuori dall’azienda.

Sottolinea che il suo è un lavoro impegnativo che lo vede impegnato oltre le 10 ore giornaliere e si sofferma sull’importanza della qualità del tempo, più che della quantità del tempo speso nel proprio lavoro. Invita in primis se stesso a lavorare meno, ma con un’attenzione sempre maggiore alla qualità, valorizzando il benessere personale e familiare.

Siamo solo al primo mese dell’anno e siamo davvero pieni di storie da raccontarvi.

Ci vediamo al prossimo articolo.

Grazie per il vostro tempo,

Labanti e Nanni

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(Italiano) Un racconto di fine Novembre

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Sta per chiudersi l’undicesimo mese dell’anno e con l’imminente Dicembre, vogliamo condividere con i nostri lettori e le nostre lettrici cosa è accaduto in casa Labanti e Nanni.

Siamo passati da una pandemia che ci ha visti più silenziosi, circa le condivisioni sui nostri canali di comunicazione, ma non per questo, meno attivi. A seguito di quel periodo, il settore del packaging ha riscontrato un grande cambiamento al punto da trasformarsi in strumento capace di contribuire al salvataggio di vite umane.

Mantenendo le caratteristiche di strumento atto a proteggere, veicolare, attrarre, differenziare e trasportare il prodotto, il packaging proprio grazie alla grafica applicata sulle singole confezioni, al contributo di infografiche ed alle progettualità ascrivibili al mondo dell’iteraction design, ha contribuito ad aiutare e rassicurare consumatori e consumatrici, in un momento di grande spaesamento e paure. Si è privilegiata la riduzione dei contatti col prodotto, anche nel rispetto dei molteplici protocolli sanitari, garantita da qr, etichette elettroniche e strumenti destinati alla tracciabilità e trasparenza circa la filiera produttiva.

La progettazione grafica, in sinergia con altri ambiti disciplinari, hanno permesso il manifestarsi di corposi benefici volti ad un aumento della qualità della vita. Inviti come quelli di tutelare la propria ed altrui salute, mantenere le distanze ed ottenere informazioni evitando contatti, hanno reso il prodotto packaging uno strumento indispensabile – sia all’interno di realtà ospedaliere, produttive o destinate ad un pubblico b2c – per contribuire al benessere delle persone.

Da strumento effimero, il packaging si è manifestato elemento indispensabile nel veicolare informazioni nel contribuire alla tutela della persona.

A seguito di ciò, l’azienda Labanti e Nanni si è dimostrata ancora più sensibile ed attenta ai propri dipendenti, arrivando nell’anno 2021 ad attivare azioni a sostegno del benessere in azienda, in collaborazione con la professionista Cristina Condello, attività ancora oggi in corso all’interno della realtà produttiva. Inoltre, vi sono stati importanti investimenti per l’acquisto di macchinari speciali, che racconteremo nel dettaglio in una sezione dedicata, a testimonianza di una sempre e maggiore cura circa la differenziazione nei confronti dei competitors.

L’anno 2022 ha visto inoltre la ripresa di rapporti di consulenza e comunicazione con realtà professionali come Emineo e Fabiana Ielacqua – épicées, che avevano già avuto modo di seguire l’azienda in passato.

Tra le azioni ricordiamo anche l’interesse di Labanti e Nanni nell’operare nel settore educational design, che ha visto un’importante dialogo con Alma Mater Studiorum Università di Bologna circa il progetto Clever Packaging, rivolto agli studenti del corso di Laurea in Design del Prodotto Industriale. In continuità, proprio da fine novembre a dicembre 2022, l’azienda ha aperto le porte a Claudia, Greta, Aya e Adriano student* dell’Istituto Fantini di Vergato per un percorso di PCTO – Percorsi per le Competenze trasversali e l’Orientamento -che si svolgerà sia in presenza che a distanza.

Proprio a seguito del primo giorno in azienda, questo il commento di Claudia, studentessa alla sua prima volta presso un’azienda di cartotecnica e packaging:

« abbiamo iniziato a fare le interviste ai responsabili dei reparti all’interno dell’azienda ed è stato fantastico aver scoperto come Labanti e Nanni sia nata, cresciuta e soprattutto come va avanti negli anni. Dialogare con le diverse figure mi ha fatto scoprire l’importanza del ruolo delle persone e che bellissimi rapporti si siano creati all’interno dell’azienda. Finito tutto, con molto dispiacere abbiamo dovuto salutare il personale che ci ha accolto con un benvenuto mai visto ».

Segue Adriano:

« la prima impressione che emerge addentrandosi all’interno dell’azienda è quella di essere in un ambiente ordinato, professionale e ben gestito. Pur essendo un lavoro ripetitivo i dipendenti lavorano con grande professionalità e col sorriso sul volto. Questo è molto bello! »

Con poche condivisioni, ma con tante azioni avvenute dietro le quinte, abbiamo approfittato di questo spazio per riassumere come abbiamo deciso di rispondere, in questi anni, ad uno dei momenti più ostici a livello globale.

Ringraziandovi per la vostra attenzione, vi diamo appuntamento a prossimo racconto.

Labanti e Nanni

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